Un dipinto del 1813 potrebbe porre le basi per una importante scoperta a Canino

 

 


 

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di Gianfranco Landi

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Recentemente è stato venduto dalla casa d’aste Apolloni di Roma un quadro del 1813 della pittrice Matilde Malenchini che rappresenta la seconda moglie di Luciano Bonaparte, Alexandrine de Bleschamps nella chiesa Collegiata di Canino. L’opera è sicuramente interessante perché mostra un quadro familiare che comprende anche due dei figli di Luciano e Alessandrina , Letizia e Carlo, la dama di compagnia Eugenia e il prete don Giovanni Spaccari.

Quello che però ha colpito l’occhio esperto della professoressa Mara Liberti, grande esperta di storia napoleonica, è un particolare dello sfondo, un monumento funebre con sarcofago e una figura distesa sopra di esso. Quando la professoressa mi ha inviato la copia del quadro sono rimasto particolarmente colpito. La prima riflessione che ho fatto è che la pittrice non può essersi inventata lo sfondo, quel sarcofago esisteva all'epoca della realizzazione del quadro.

Quel monumento funebre oggi non c’è più, probabilmente è andato disperso in una delle ristrutturazioni che hanno interessato la chiesa Collegiata di Canino oppure è stato ricoperto ed è ancora lì, sotto uno strato di calce o di mattoni. Noi azzardiamo l’ipotesi che quel sarcofago appartenesse al capostipite della famiglia Miccinelli, Giovan Battista, di cui è documentata la presenza di un monumento funebre proprio nella chiesa Collegiata e di cui oggi non resta traccia alcuna. Possiamo ancora documentare per testimonianza diretta l’irritazione di uno degli ultimi discendenti della famiglia che, venuto a Canino negli anni ’60 del secolo scorso, non trovò più alcunché del suo antenato.

Che fine ha fatto quel sarcofago? E se veramente fosse solo stato ricoperto e si trovasse ancora lì, sotto uno strato di calcinaccio?



Alexandrine-Charlotte de Bleschamps-Bonaparte nella chiesa di Canino (Dipinto di Matilde Malenchini 1779-1858) Olio su tela, 1813

 


Particolare del monumento funebre


 

 

 

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