di Giacomo Mazzuoli

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Norchia




 

Come si arriva
Da Vetralla si prende l'Aurelia bis per Monteromano, percorsi alcuni chilometri in loc. Cinelli si gira a destra e si seguono le indicazioni.
 
Esempio di tomba a dado con sotttofacciata a portico aperto
Esempio di tomba a dado con sottofacciata
a portico aperto

La tagliata della "Cava Buia"
  Norchia, che probabilmente in epoca etrusca si chiamava Orcla, fu una città ad economia principalmente agricola posta sul tracciato della via Clodia e gravitava nell'orbita della vicina Tarquinia. L'insediamento urbano raggiunse il suo apice tra il IV ed il II secolo a.C. e sorgeva su uno stretto pianoro posto alla confluenza dei torrenti Pile e Acqualta nel Biedano dove oggi sono visibili i suggestivi resti della medievale Pieve di San Pietro e del Castello che fu dei Di Vico. La fama di Norchia è strettamente legata alle spettacolari necropoli rupestri che la circondano e che mostrano l'esibizione di una ricchezza, legata al ceto sociale dell'aristocrazia agraria, che voleva distinguersi pubblicamente.   




Panoramica delle Tombe rupestri sul fosso del Pile a Norchia
 

Resti della chiesa medievale di San Pietro
Resti della chiesa medievale di San Pietro(2)

Gruppo di tombe a facciata
con finta porta
Gruppo di tombe a facciata
con finta porta (2)
Tomba Camino
Tomba Camino(2)
 
Le tombe a tempio
Le tombe a tempio(2)
 
Modello di struttura di tomba a dado con portico aperto, tipico di Norchia
Modello di struttura di tomba a dado con portico aperto, tipico di Norchia
Ricostruzione della necropoli di Norchia
Ricostruzione della necropoli di Norchia
  La varietà dei tipi architettonici è vastissima, le tombe a facciata sono in due o tre ordini, disposti su gradoni in parte naturali, in parte costruiti, modificando l'aspetto morfologico delle pendici dei pianori. Segnaliamo la Tomba delle Tre Teste, la Tomba Prostila, la Tomba Ciarlanti, la Tomba a Camino ed il complesso delle Tombe Smurinas, sul fosso Pile. Un altro settore monumentale della necropoli , alle spalle del fondovalle del Biedano è quello che ospita la Tomba Lattanzi, mentre il gruppo delle scenografiche Tombe a Tempio si affaccia sul fosso dell'Acqualta. La tipologia più frequente è quella delle tombe a dado con la peculiarità per Norchia del vano di sottofacciata aperto a portico (vedi figura). La parte superiore, il dado vero e proprio, reca scolpita la finta porta e culmina con una terrazza che veniva utilizzata per il rito della libagione (gocce di vino o di latte venivano sparse sull'altare in onore agli dèi), una scala conduceva poi al portico colonnato dove avveniva il pasto rituale ed i defunti venivano posti nella camera ipogea sigillata da grossi blocchi.
 

(2) Foto G.Mazzuoli
 

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