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Norchia |
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Come si arriva
Da Vetralla si prende l'Aurelia bis per Monteromano, percorsi alcuni
chilometri in loc. Cinelli si gira a destra e si seguono le indicazioni.
Esempio di tomba a dado con
sottofacciata
a portico aperto |
La tagliata della
"Cava Buia" |
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Norchia, che probabilmente in epoca etrusca si chiamava
Orcla, fu una città ad economia principalmente agricola posta
sul tracciato della via Clodia e gravitava nell'orbita della vicina
Tarquinia. L'insediamento urbano raggiunse il suo apice tra il IV ed
il II secolo a.C. e sorgeva su uno stretto pianoro posto alla
confluenza dei torrenti Pile e Acqualta nel Biedano
dove oggi sono visibili i suggestivi resti della medievale Pieve
di San Pietro e del Castello che fu dei Di Vico.
La fama di Norchia è strettamente legata alle spettacolari necropoli
rupestri che la circondano e che mostrano l'esibizione di una
ricchezza, legata al ceto sociale dell'aristocrazia agraria, che
voleva distinguersi pubblicamente. |
Panoramica delle Tombe rupestri sul
fosso del Pile a Norchia
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La varietà dei tipi architettonici è vastissima, le tombe a
facciata sono in due o tre ordini, disposti su gradoni in parte
naturali, in parte costruiti, modificando l'aspetto morfologico
delle pendici dei pianori. Segnaliamo la Tomba delle Tre Teste,
la Tomba Prostila, la Tomba Ciarlanti, la Tomba a
Camino ed il complesso delle Tombe Smurinas, sul fosso
Pile. Un altro settore monumentale della necropoli , alle spalle del
fondovalle del Biedano è quello che ospita la Tomba Lattanzi,
mentre il gruppo delle scenografiche Tombe a Tempio si affaccia sul
fosso dell'Acqualta. La tipologia più frequente è quella delle
tombe a dado con la
peculiarità per Norchia del vano di sottofacciata aperto a portico
(vedi figura). La parte superiore, il dado vero e proprio, reca
scolpita la finta porta e culmina con una terrazza che veniva
utilizzata per il rito della libagione (gocce di vino o di latte
venivano sparse sull'altare in onore agli dèi), una scala conduceva
poi al portico colonnato dove avveniva il pasto rituale ed i defunti
venivano posti nella camera ipogea sigillata da grossi blocchi.
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(2) Foto G.Mazzuoli |
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