Tomba della Querciola
Le Tombe Querciola sono due: la più antica, risalente alla fine V sec. A.C., è stata scoperta nel 1831 in località Villa Tarantola; la seconda, scoperta l'anno successivo nella medesima località, è più recente e risale alla fine del III sec. A.C. Quest'ultima oggi può considerasi perduta, la prima invece è accessibile ma non visitabile. La tomba Querciola I, come viene comunemente chiamata la tomba più antica, disponeva di un ampio ciclo figurativo che si sviluppava in un doppio fregio: quello superiore, più grande, era affrescato con scene di banchetto, danzatori e musici; quello inferiore, di dimensione ridotte, con scene di caccia al cinghiale e altro. Nei timpani erano raffigurati guerrieri, cavalli e pantere. Di tutto questo oggi non rimane pressoché nulla: gli affreschi infatti si presentavano in condizioni assai critiche già al momento della scoperta. Carlo Ruspi, tuttavia, realizzò alcuni lucidi già nel 1832 e successivamente riprese e completò il lavoro nel 1835, grazie ai finanziamenti del re Ludwig I di Baviera, mecenate visionario immortalato da Luchino Visconti in un famoso film con Helmut Berger. Sulla base dei lucidi Ruspi dipinse per i suoi committenti, importanti istituzioni culturali europee, riproduzioni in facsimile ad acquarello che ben ci documentano la ricca decorazione della tomba. - Dimensioni in metri: 5,37 x 5,14 x 3,52 (h)

 

 



Canino Info Onlus - 2005