"Fu di più
adornato detto Palazzo, chiamato il Borghetto, di un bellissimo
giardino con melangoli ed altri bellissimi frutti, poichè in quel
tempo la duchessa Ieronima, la quale stava a Castro, a Valentano ed
a Capodimonte piucchè altrove, vi soleva andare a bella
posta...". Con questa descrizione tratta dal libro dell'Annibali
"Notizie storiche della casa Farnese..." si descrive
questo piccolo possedimento che fece parte del Ducato di Castro e
che fu donato a Paolo III da un certo Matteo Girardi di S. Lorenzo.
A quell'epoca vi erano numerosi molini per l'olio che traevano la
loro energia dal cosiddetto fiumicino del Borghetto ed era il luogo
di raccolta per le olive di molti paesi circonvicini. La tradizione
vuole che la bellezza del luogo, posto presso le rive del lago di
Bolsena, ispirasse la duchessa Gerolama Orsini, moglie di Pierluigi
Farnese, alle sue frequenti meditazioni e preghiere per il suo
irrequieto marito. Oggi il piccolo borgo è disabitato e vi resta,
ben conservato, solo uno dei molini di epoca rinascimentale.
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Il molino del
Borghetto |
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