i conti deposito

In un periodo in cui i BOT garantiscono rendimenti di poco superiori all' 1% , i risparmiatori che vogliono un rendimento certo a bassissimo rischio si rivolgono ai cosiddetti Conti Deposito.

In pratica i conti deposito sono dei piccoli salvadanai (di solito a zero spese) appoggiati al nostro conto corrente, in cui possiamo spostare i nostri soldi per avere degli interessi superiori a quelli che ci vengono dati dal conto corrente stesso.
Non è possibile effettuare con i conti deposito tutte quelle operazioni possibili con i conti correnti, quindi niente bonifici, accrediti di stipendio, pagamenti bollette ecc ecc.
L’unica operazione possibile è lo spostamento di denaro tra il nostro conto deposito ed il nostro conto corrente, e viceversa.

Il panorama attuale, e siamo a giugno del 2011, propone dei tassi lordi mediamente intono al 2,50% annuo (netto 1,82%). Si tratta di offerte indubbiamente competitive per il risparmiatore poco propenso al rischio. Negli ultimi tempi però, complice la recente crisi economica che ha portato al default di alcune grandi banche internazionali, si è insinuato il dubbio sulla sicurezza di questi strumenti.

Occorre innanzi tutto sottolineare che i Conti Deposito che vengono offerti in Italia aderiscono al Fondo Interbancario Tutela Depositi Bancari e questo risulta in tutti i fogli informativi dei conti deposito che abbiamo analizzato. Questo vuol dire che in caso di default della Banca il risparmiatore ha diritto al rimborso fino a 103.291,38 euro. Abbiamo trovato opinioni contrastanti a questo riguardo, c’è chi ritiene infatti che tale garanzia riguarda solo il denaro liquido che si trova sul conto corrente essendo le somme del conto deposito investite in altre attività. Ci sembra che l’art 96/bis comma 3 del decreto legislativo n. 659 del 1996 sul Fondo Interbancario Tutela Depositi sia abbastanza chiaro in merito: “ Sono ammessi al rimborso i crediti relativi ai fondi acquisiti dalle banche con obbligo di restituzione, sotto forma di depositi o sotto altra forma, nonche' agli assegni circolari e agli altri titoli di credito ad essi assimilabili”. Fa comunque fede il foglio informativo che non può contenere messaggi che si prestino a dubbie interpretazioni pena durissime sanzioni per l’istituto bancario. Va comunque detto che la restituzione dei 103.291,28 euro non è automatica e avviene in più tranche in tempi piuttosto lunghi.

E' il conto più popolare in Italia. ING Direct è una Banca Olandese che opera esclusivamente on-line. A fine 2008 il Governo olandese salvò ING Direct dal default con un contributo di circa 10 mld di euro. Attualmente il tasso base è dell’1,50% annuo lordo (1,1% netto), la promozione per i nuovi clienti per un massimo di 50000,00 euroè del 3,25% (2,38% netto).

La Banca del gruppo Mediobanca offre un conto deposito on-line con pagamento anticipato degli interessi sulle somme che vengono vincolate per 3, 6 o 12 mesi che valgono rispettivamente 1,50%, 2,00% e 2,50% di interesse lordo. In caso di svincolo anticipato non si pagano penali e si ha comunque diritto alla riscossione degli interessi maturati per l’intero periodo, al tasso base dell’1%.

Al momento offre un interesse del 2,00% lordo limitato a sei mesi , poi subentra il tasso base dell’1,00%. La liquidazione degli interessi avviene ogni 6 mesi. In caso di ritiro anticipato sulle somme viene applicato il tasso base.

Rende il 2,30% annuo lordo (1,68% netto) ma se vincolato offre interessi superiori (rendimax vincolato):

. Interesse del 2,25% annuo senza vincoli temporali. C’è l’opzione Santander Time Deposit che con vincolo a 2 anni offre il 3,50% annuo. In caso di riscatto anticipato il tasso è dell’1,50%

Interesse al 3,50% per 18 mesi, 3% per un anno, 2,3% per 6 mesi, 1,8% per 3 mesi

4,04% per somme vincolate per 24 mesi;
3,75% per somme vincolate per 18 mesi;
3,55% per somme vincolate per 12 mesi;
3,25% per somme vincolate per 6 mesi.
3,13% per somme vincolate per 3 mesi