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Ricostruzione di tetto di abitazione etrusca ( Museo di Murlo) |
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Tegole e coppi etruschi |
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Tegola dipinta, da Acquarossa |
Coppo con protome, da Acquarossa |
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Le terrecotte architettoniche delle abitazioni etrusche
Prima degli scavi di San Giovenale,
Acquarossa, Murlo e Ficana si credeva che le decorazioni fittili
fossero riservate solo ai luoghi di culto. La grande quantità di
materiale ritrovato nelle acropoli di queste località ha largamente
smentito questa supposizione.
Gli elementi di copertura fittile possono
riassumersi in tegole piatte, coppi semicilindrici, grandi coppi di
colmo, antefisse, sime laterali e rampanti, lastre di rivestimento
dipinte e a rilievo, antefisse e acroteri.
Le tegole sono di dimensione varia e
c’è una curiosa tipologia ritrovata ad Acquarossa ed oggi esposta
al museo archeologico di Viterbo: la cosiddetta tegola a lucernario
con un foro circolare con coperchio mobile che consentiva l’entrata
della luce e l’uscita del fumo.
I coppi presentano tipologie e
dimensioni molto varie, interessanti quelli terminanti con protomi
animali ( di solito grifi o leoni ).
Le antefisse sono un elemento della
copertura dei tetti posto sulla testata delle travi o a occlusione
dei canali terminali delle tegole negli edifici. Sembravano essere
erano uno di quegli elementi decorativi di pertinenza esclusiva
dei templi. Gli scavi di Acquarossa, San Giovenale e Murlo hanno
dimostrato la loro presenza anche sui tetti delle civili
abitazioni, probabilmente di quelle appartenenti ai ceti più
benestanti.
Le lastre di rivestimento in
terracotta, che abbellivano il timpano e l’orlo del tetto sui
fianchi, erano spesso decorate a rilievo o dipinte.
Gli acroteri che, prima della loro
presenza negli abitati civili, si ritenevano di pertinenza
esclusiva degli edifici di culto, erano delle decorazioni poste al
culmine delle coperture a spiovente.
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Antefissa |
Acroterio, da Acquarossa |
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