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di Giacomo Mazzuoli

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Magliano in Toscana


Le due facce del "Piombo di Magliano" con le iscrizioni a spirale. Firenze, Museo Archeologico Nazionale

Magliano in Toscana, nella media valle del fiume Albenga, era l'antica città romana di Heba. Sono invece incerte le sue origini etrusche, benchè nei suoi pressi siano state rinvenute alcune necropoli databili al VII - Vi secolo a.C. E' probabile che queste si riferiscano a piccoli agglomerati rurali dipendenti dalla vicina e potente città di Vulci. Al momento l'unica necropoli visitabile è quella di S. Maria in Borraccia. La necropoli, scoperta su una collina a Est di Magliano, si data alla fine del VII inizio VI sec.a.C. E' costituita da tombe a camera ipogea, scavate nel calcare bianco naturale, precedute da un dromos (corridoio), di una tipologia nota nella zona e nell'Etruria interna. Le camere sono a pianta quadrangolare con un setto divisorio centrale, e letti funebri laterali intagliati nella pietra. La necropoli nota fin dalla fine dell'Ottocento, è stata scavata solo negli anni' 70 ed ha restituito corredi con abbondante ceramica di produzione etrusca di area centro-settentrionale e meridionale (bucchero, olle d'impasto, ceramica etrusco corinzia), ma anche anfore e ceramica d'importazione greca. Ma la scoperta più importante avvenne nel 1883, quando venne rinvenuta una laminetta di piombo di forma lenticolare del V secolo a.C., che fu soprannominata il "piombo di Magliano". Su entrambe le facce è riportata un'iscrizione tracciata a spirale per un totale di circa 70 parole che indica le oferte da fare alle divinità di Tin, Maris, Calu, e canthas, specificandone il tempo e il luogo.

 

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Veduta di Magliano in Toscana

   
   
 
 
   
   
 
 
 
 
 
 
 

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