
Acroterio a forma di figura umana
barbata con cappello somigliante sorprendentemente al sombrero messicano.
Museo Civico di Murlo |
Murlo è un delizioso
borgo medievale a circa 20 chilometri a sud di Siena. Dal 1966, anno di
inizio degli scavi in località Poggio Civitate, è diventato un centro
importante per la conoscenza degli abitati etruschi.
In tutti questi anni,
diverse università e
college
americani hanno preso
parte all’opera, finanziando le ricerche. Gli scavi proseguono, sotto
l’egida del
Franklin College
di
Sorengo-Lugano e con il supporto della
Tufts University
del
Massachussetts. I lavori
hanno finora portato alla luce degli edifici pertinenti ad un'area
signorile etrusca, dove sono riconoscibili due fasi costruttive,
orientalizzante ed arcaica, riferibili al VII - VI sec. a.C.
L'edificio più antico, detto anche orientalizzante, è datato intorno al
630 a.C., di gran prestigio sono gli acroteri a ritaglio che decoravano
il tetto, con ritrovamenti di ceramica d'importazione che denuncia il
collegamento del sito con la costa e con la Grecia. A fianco
dell'edificio è stato ritrovato un laboratorio artigianale, che conferma
la produzione in loco di ceramica architettonica, vasellame e oggetti
preziosi. Le due strutture furono distrutte da un incendio verso il 600
a.C., ciò ha permesso di recuperare un notevole numero di reperti di
valore, da avori, ori, argenti, bronzi, ceramica fine e bucchero.
Intorno al 580 a.C., la residenza fu interamente ricostruita, creando una
struttura quadrangolare di 60 m. circa per lato, con all'interno una
grande corte con dei portici. L'edificio sulla sommità del tetto aveva
delle maestose e uniche decorazioni plastiche, acroteri a tutto tondo
raffiguravano figure umane e animali reali o fantastici. Il famoso
"Cappellone", un acroterio con una figura barbata con un cappello
somigliante in maniera sorprendente a un sombrero messicano, è stato
assunto a simbolo della città di Murlo. Erano presenti a decorare
l'edificio anche delle lastre fittili eseguite a stampo che descrivevano
quattro soggetti; la corsa dei cavalli, il banchetto, l'assemblea e la
processione. All'interno dell'edificio sono stati ritrovati reperti di
bronzo, vasellame, bucchero pesante. Verso il 525 a.C., il palazzo fu
smontato ed abbandonato dagli abitanti che si trasferirono forse in un
altro centro. |