di Giacomo Mazzuoli

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Orvieto - Museo Archeologico Nazionale




Ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto
 

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Antefissa del tempio del Belvedere
Antefissa del tempio del Belvedere

Particolare dell'allestimento del museo al piano terra
Particolare dell'allestimento del museo al piano terra
  Il Museo Archeologico Nazionale è allestito nel Primo Palazzo Papale, che si trova addossato al transetto di destra del Duomo di Orvieto. Si tratta di un palazzo duecentesco, più volte ristrutturato nel corso dei secoli e recentemente restaurato. La sezione archeologica comprende vasellame etrusco rinvenuto nelle necropoli orvietane, decorazioni in terracotta proveniente dal Tempio del Belvedere e gli affreschi delle cosiddette tombe Golini scoperte nel 1863 nella necropoli in località Settecamini tra Orvieto e Porano.
  Si tratta di una coppia di tombe appartenute rispettivamente alla famiglia Leinies (Tomba Golini I) e a quella dei Vercnas (Tomba Golini II, detta anche Tomba delle Due Bighe). L'apparato iconografico della Golini I è costituito, per la parete sinistra della camera, da una articolata scena di macelleria, di cucina e di preparazione di un banchetto nella quale si avvicendano figure di servi che depongono vasi su un tavolo; per la parete di destra dalla coppia infera costituita dal dio Hades e dalla consorte Persefone su trono, nonchè dall'immagine di un banchetto con convitati sdraiati su klinai, e da un personaggio maschile, nel quale dovrebbe identificarsi il defunto, trasportato su biga da una coppia di cavalli rossi.
  Nella tomba Golini I furono sepolte almeno cinque generazioni di individui, riconoscibili dalle iscrizioni funerarie con titoli magistraturali, fra le quali risalta l'epigrafe con la citazione dello zilacato rivestito da uno dei membri della gens. Anche nella tomba Golini II il defunto, abbigliato in veste da viaggio, appare per ben due volte su una biga trainata da cavalli, come, del pari, non è trascurata la consueta e tradizionale iconografia del banchetto e della processione di togati introdotti da suonatori di liuto o corno e lira.
Nel 1950 le pitture, che erano in cattivo stato di conservazione, vennero staccate dalle pareti con un delicato procedimento ed esposte prima al Museo Archeologico di Firenze e in seguito trasferite ad Orvieto, nell'attuale sistemazione.
 

 

Affreschi della 
Tomba Golini I Affreschi della 
Tomba Golini I

 

Affreschi della 
Tomba Golini I
 

Affreschi della
Tomba Golini I

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