C'E' POSTA PER TE DALL'ETRURIA

Etruschi e francobolli, un interessante lavoro di due appassionati ricercatori

Parte 3^ La chimera di Arezzo e la Lupa capitolina


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Prima parte
Seconda parte 
Parte quarta
Quinta parte
 

di Michele Tosco e Mauro Sorrentino

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LA CHIMERA DI AREZZO

 

Nelle due serie filateliche, di cui abbiamo già parlato, fu inserita anche la cosiddetta Chimera di Arezzo, conservata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze: le Poste Magistrali emisero  un valore da Euro 2,10 con una fotografie, mentre le Poste di San Marino un valore di Lire180 disegnato da E. Donnini.

Il bronzo etrusco (alto circa 65 centimetri e datato tra la fine del V e gli inizi del IV secolo a.C.), detto la Chimera di Arezzo, fu trovato nella città Toscana - dove era stato sepolto presso le antiche mura - nel 1553 durante i lavori di scavo per costruire le fortificazioni medicee.

Si tratta della raffigurazione del mitico mostro, sconfitto da Bellerofonte, con il corpo di Leone, una protome di capra sul dorso e la coda serpentiforme. Cosimo de’ Medici la portò immediatamente a Firenze, dove fu esposta a Palazzo Vecchio.La coda fu ritrovata in un secondo tempo e applicata solamente nel secolo XVIII, per questo motivo molte raffigurazione la rappresentano senza, come l’incisione che fece T. Verkruys per l’dizione del 1723/1724 del “De Etruria Regali” di Thomas Dempster (che l’aveva scritto più di un secolo prima).

 

 

  La chimera di Arezzo nella serie di San Marino

La lupa capitolina nella serie di Fiume

La chimera di Arezzo nella serie di San Marino

La lupa capitolina nella serie di Fiume

 

La chimera di Arezzo

 

LA LUPA CAPITOLINA 

Altro importante bronzo etrusco, è quello della Lupa Capitolina, una scultura che si può collocare tra la fine del VI e l’inizio del V secolo a.C. (alta cm 75 e lunga m 1,14). Ricordata dalle fonti romane (infatti, a Roma, ne esistevano due esemplari), fu il simbolo delle leggendarie origini della città. Cicerone narra che nel 65 a.C. fu colpita e danneggiata da un fulmine. La statua reca, infatti, ancora oggi sulle zampe posteriori le tracce del guasto subito.

L’opera era nota già dal medioevo (X secolo d.C.) e nel 1471 fu spostata da Sisto IV dal Laterano al Campidoglio, donandola alla città. Oggi è esposta ai Musei Capitolini.

Ogni tanto qualche autore/studioso nega l’antichità di questo capolavoro, collocandone la produzione nel medioevo. L’ultima puntata di questa telenovela è stata agli inizi del 2007, ma questa volta l’autenticità è stata provata in vari modi, anche per il fatto che la lupa fu fatta con bronzo “nuovo”, con una lega analoga a quella dei bronzi etruschi, e non con bronzo rifuso come avveniva nel medioevo. Si è perfino riusciti a dimostrare che il rame utilizzato per la lega proveniva da una miniera sarda, già nota ai Fenici ed ai Cartaginesi.

 
    Lupa semistatale

Lupa "semistatale"
  Serie imperiale del 1929

Serie imperiale del 1929
Serie  luogotenenza del 1945 La lupa di Bari 1944
  Serie  luogotenenza del 1945 La lupa di Bari 1944

LUPA - POSTA DI FIUME.

Il primo francobollo con riferimento, anche se indiretto, al mondo etrusco fu quello con la Lupa Capitolina, infatti, diverse serie di francobolli con questo soggetto (dimensioni 28 per 34 mm - disegnatore L. Metlicoviz) furono emesse dalle Poste della Libera Città di Fiume a partire dal 1919 (sia senza, sia  con sovrastampe), per celebrare il Plebiscito di Fiume del 30 ottobre 1918.  Ci furono 4 valori: 5 centesimi di Lira (verde azzurro); 10 (rosso carminio); 15 (grigio bruno) e 20 (giallo arancio). I valori commerciali attuali sono bassi.

 

LUPA SEMISTATALE

 Nel 1924 (marzo) furono emessi dei francobolli appositamente creati per enti, corpi e istituti posti sotto il patronato di ministeri (associazione biblioteche, associazione nazionale mutilati e invalidi, casse nazionali assicurazioni, patronati scolastici, etc….) per frenare l’abuso della franchigia postale. Durarono circa un anno per ogni ente, sino al dicembre 1925, per consentire delle rilevazioni statistiche, ma il sistema non venne continuato. Ogni francobollo portava nel rettangolo in basso la denominazione dell’ente. Il soggetto era la Lupa Capitolina nei valori di 25 centesimi (bruno e nero) e 30 (mattone e nero). Dimensioni 25 per 30. Valori attuali medio alti.

Olimpiadi di Roma 1960  Cartolina con francobollo delle olimpiadi del 1960  Inaugurazione Plaza Italia, emissione del Guatemala, 1961  Giornata del francobollo 1964  50° anniversario giochi olimpici di Roma
Olimpiadi di Roma 1960  Cartolina con francobollo delle olimpiadi del 1960  Inaugurazione Plaza Italia, emissione del Guatemala, 1961  Giornata del francobollo 1964  50° anniversario giochi olimpici di Roma
         

LUPA SERIE IMPERIALE.

Emessa il 21 aprile 1929. Alcuni valori rimasero in uso sino al luglio del 1946. Formato 17 per 21. Valori: 5 centesimi (seppia), Lire 2,55 (verde grigio), Lire 3,70 (violetto) e Lire 5 (carminio).  Ci furono tre emissioni con i fasci (di cui 2 con sovrastampe), mentre le ultime due emissioni furono senza i fasci, per la luogotenenza del 1945. I valori attuali vanno dal medio basso all’alto: quella con la sovrastampa del 1943 G.N.R. Guardia Nazionale Repubblicana (Salò) e quella con la sovrastampa, sempre del 1943, P.M. Posta Militare (Regno d’Italia). Il disegnatore fu Paolo Paschetto, originario di Torre Pellice, cui dobbiamo lo “stellone” italiano,  simbolo della Repubblica Italiana.

LUPA DI BARI (o Luogotenenza).

Emesso il primo gennaio 1944, a Bari, nel cosiddetto Regno del Sud. Fu tirato in più di 12 milioni di esemplari, validi sino al 31 /12/1948. Ci furono due emissioni, ma solo del valore di 50 centesimi (violetto-grigio lilla). Sostituì il francobollo provvisorio che riportava solamente la firma di Badoglio, emesso subito dopo la costituzione del governo (luglio 43). Valore attuale basso.

LUPA OLIMPIADI DI ROMA 1960

La lupa fu uno dei soggetti più utilizzati, anche in epoca repubblicana e all’estero. Per le olimpiadi di Roma fu emessa la serie “Giochi della XVII Olimpiade”, nel giugno 1960, tra cui un valore di Lire 5 (bruno giallo) con il logo della manifestazione. Nell’anno successivo il Guatemala, in occasione dell’inaugurazione della Plaza Italia Città del Guatemala, emise un valore da 3 centesimi(azzurro) ispirandosi al logo delle olimpiadi. Nel dicembre del 1964, per la VI giornata del francobollo, fu emesso un valore di 15 lire (ocra e bruno) che proponeva vari francobolli di soggetto sportivo emessi, tra cui la lupa del 1960. Il logo delle olimpiadi del 1960 fu anche ripreso nel 2010, in occasione del 50° anniversario, con un valore di Euro 0,60.

LUPA CAPITOLINA - ESPOSIZIONE MONDIALE DI FILATELIA OLIMPICA.

Per l’OLIMPHILEX ‘87 fu emesso (agosto 1987) un valore da Lire 700 (policromo - disegno di Rinnaudo) con la lupa capitolina ed il palazzo del C.O.N.I. Questa iniziativa ebbe successo, non per niente la lupa girò tutto il mondo, dal Vaticano alla Cina.

LUPA 2750° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DI ROMA.

Nell’aprile del 1997 fu emesso, in tre milioni di esemplari, il valore di lire 850 (policromo fluorescente, disegnato da C. Bruscaglia) con la lupa  capitolina e monumenti di Roma.

Già in antico (dinario del 137 a.C. con la scritta Roma) la lupa veniva rappresentata mentre allattava Romolo e Remo. Ma quella etrusca aveva o non aveva i gemelli? tenuto conto che gli attuali furono realizzati appositamente e aggiunti verso la fine del XV secolo, verosimilmente da Antonio del Pollaiolo. Ovviamente non lo sappiamo, magari aveva dei veri lupacchiotti, come hanno immaginato lo scrittore Carlo Gentina e il disegnatore Roberto Marini nel racconto a fumetti “Zio Paperone e il tesoro etrusco” pubblicato nel 1996 ed ambientato a Tarquinia.

LA LOUVE ROMAINE.

Oltre al Guatemala, nel 1961 come abbiamo visto, anche la Repubblica del Madagascar dedicò un francobollo a “la louve romaine”, nel 1994, per la serie “Crocevia di Civiltà”.

  

Serie Olimphilex del Vaticano, 1987 2750° anniversario della fondazione di Roma Dinario del 137 a.C. con la scritta Roma e la lupa Zio Paperone e il tesoro etrusco La lupa in una serie del Madagascar
Serie Olimphilex del Vaticano, 1987 2750° anniversario della fondazione di Roma Dinario del 137 a.C. con la scritta Roma e la lupa Zio Paperone e il tesoro etrusco La lupa in una serie del Madagascar

 

 

 

 

 

 

   
 

 


 

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