LARAN, IL DIO DELLA GUERRA
Il dio della guerra
etrusco era
Laran,
equivalente a
Mars
(Marte) dei Latini e degli Italici in
genere. Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze conserva un
bronzetto (alto 33 centimetri circa,
che faceva parte delle collezioni granducali e che viene
attribuito a botteghe dell’Etruria centrale) realizzato tra il
475 ed il 450 a.C.
Il dio è rappresentato come un guerriero
che brandisce un’arma in posizione di attacco. Un bronzetto che
lo imita è esposto nella sala archeologica (Collezione Ippolito)
del Museo Valdese di Torre pellice.
Nel 1984, come propaganda per la
manifestazione filatelica “ITALIA
1985”,
fu
emesso un francobollo da Lire 550 (disegno di A. Ciaburro) che
riproduceva il bronzetto. In ambito filatelico il soggetto venne
definito “bronzetto votivo di un guerriero etrusco”.
Faceva parte
di un trittico policromo su carta fluorescente (emesso in 5
milionie di serie), dedicato all’arte etrusca, che comprendeva
anche lo “specchio d’argento sbalzato conservato nel museo
archeologico di Firenze”.
Non ci soffermiamo
sul prezioso specchio (conosciuto come proveniente da Bomarzo,
databile
al 350 a.C. e raffigurante tre
divinità) perché viene considerato un falso.
Nel 1985 fu emessa
in fior di conio una moneta da Lire 500 d’argento (oltre
centomila esemplari – autrice Uliana Pernazza) raffigurante al
diritto il bronzetto di
Laran.
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Cinerario etrusco, Repubblica
Centrafricana |

La serie svedese dedicata a
Gustavo VI |
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Askos
etrusco, San Marino |
Il dio
Laran |
I CAVALLI ALATI DI TARQUINIA
Sul verso della moneta del 1985 sono
raffigurati i due “Cavalli Alati” di Tarquinia, provenienti dal
santuario detto “Ara della Regina”, di cui ornavano il frontone,
aggiogati a un carro (disperso). Questa decorazione di
terracotta venne alla luce durante scavi degli anni ‘Trenta.
Risale all’inizio del IV secolo a.C. e potete vederla ben
esposta al Museo Archeologico Nazionale Tarquiniese.
Il 1985 fu “L’anno
degli Etruschi”, con numerose manifestazioni e mostre, e il
secondo congresso internazionale (il primo era stato nel1939).
Nel gennaio del 1958
fu emesso un valore da 75 lire “espresso” (rosso solforino) con
i “Cavalli Alati” di Tarquinia visti allo specchio (disegno L.
Gasbarra.). Verosimilmente pochi sapevano cosa fossero, ma da
allora nell’immaginario collettivo quella coppia di cavalli
divenne il simbolo della posta veloce.
Una seconda
emissione ci fu nel 1966 di due valori 75 Lire (rosso solforino)
e 150 Lire (verde). Ulteriore emissione nel 1968 di 150 lire
(verde), 250 (azzurro) e 300 (bruno). Commercialmente hanno
tutti un valore modesto.
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Il
dio Laran nella serie arte
etrusca, Italia 1984 |
La
serie completa dell'arte etrusca |
Moneta da 500 lire emessa nel
1985 in occasione dell'anno
degli etruschi |
Cavalli alati di Tarquinia,
lire 75 del 1966 |
Cavalli
alati di Tarquinia, lire
150 del 1966 |
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