Gonfienti (Prato)
 
Citta’ carovaniera etrusca, prima “posta” del tracciato Pisa-Spina?

 


 

 

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di Paolo Campidori

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Il ritrovamento fortuito a Gonfienti nella periferia di Prato di un centro abitato
etrusco di notevoli dimensioni è la scoperta più sconvolgente, in campo
archeologico, di questi ultimi decenni. Perché ho definito sconvolgente questo
importante ritrovamento? Primo: perché la storia “acquisita” degli etruschi asseriva
in modo sicuro che Fiesole era la città etrusca più a Nord della Toscana; secondo:
perché, da sempre,la storia “ufficiale”, quella che si studia nei testi scolastici e
anche su quelli specialistici (che traboccano di romanicità fino alla nausea),
asseriva che Firenze, essendo colonia fondata dai Romani era più antica di Prato;
terzo: perché si credeva che tutta quella zona del pratese, nei secoli VI-IV a.C.
fosse una immensa palude, non abitabile, ecc. ecc..
Ma i fatti ci insegnano che in etruscologia, ma in generale nell’archeologia, niente
è definitivo, niente è assoluto e nessuno studioso, pur grande che sia, può
affermare qualcosa senza la paura di essere poi smentito.  E così il caso, come il
ritrovamento fortuito di Gonfienti, si prende gioco della storia e ci dice che a
ridosso degli Appennini, nella Toscana del nord esitevano almeno due importanti
città: Gonfienti (Prato) e Fiesole (Firenze) e non una come si era sempre creduto, a
torto.
Mi viene subito da chiedermi quale fosse il ruolo di Gonfienti che dista da Fiesole
una ventina di chilometri in  linea d’aria. Già, perché due città importanti così
vicine fra loro? Quale ruolo aveva Gonfienti e quale ruolo aveva Fiesole nella
Confederazione Rasenna? Quale erano le strade che collegavano le due città fra di
loro? Su quali tracciati di strade importanti si trovavano? Qual’era il il loro
ruolo economico, politico, militare e difensivo?
Queste domande sono legittime poiché non basta ritrovare le fondamenta delle case,
ritrovare certi frammenti fittili, bronzetti, vasi o altro, per essere soddisfatti
della ricerca. Certe illazioni poi apparse sulla stampa possono risultare
fuorvianti. Ad esempio a Gonfienti sono stati ritrovati dei comuni rocchetti sui
quali le donne etrusche arrotolavano i fili per la tessitura dei vestiti e della
biancheria in genere. Rocchetti come questi ritrovati a Gonfienti sono comunissimi e
sono stati trovati un po’ in tutti i siti d’Etruria. Per il fatto che essi siano
stati ritrovati a Gonfienti ha sviluppato la fantasia di certuni, i quali hanno
accostato questi a una antica realtà industriale e laniera praticata dagli abitanti
di Gonfienti. Se tanto mi da tanto cosa dovremmo pensare di Marsiliana dove è stato
ritrovato un pettine con l’alfabeto etrusco completo? Che a Marsiliana esisteva una
primitiva università etrusca? Ma lasciamo questo argomento.
Basandoci su delle ipotesi, che hanno però un certo fondamento, ma sono pur tuttavia
delle ipotesi, quale era il ruolo di Gonfienti di Prato? Intanto bisogna dire che la
città sorgeva, come abbiamo visto ai margini di una vasta pianura, a ridosso delle
colline della Calvana. Dobbiamo poi dire che, al contrario di tante altre città
etrusche, caratterizzate da un sistema urbanistico casuale, quella di Gonfienti pare
una città costruita con un disegno ben preciso, con le strade parallele intersecate
da altrettante strade che le incrociano e su queste si affacciano edifici, che hanno
la caratteristica di case costruite intorno a un atrio, nel quale si trova al centro
un pozzo, costruito a cerchi concentrici con ciottoli di fiume.

 

 

Cartina stradale indicante la posizione di Gonfienti rispetto al centro abitato di Prato

Veduta aerea dell'area archeologica di Gonfienti

 

Particolare degli scavi archeologici. Le fondamenta di una casa etrusca

 

E’ questa una città completamente diversa dalle altre, quasi tutte costruite su
colli ben difendibili, come ad esempio Fiesole, Vetulonia, Populonia, ecc. Ma questa
città riserva delle sorprese poiché è molto simile alla città etrusca di Marzabotto
(Misa?) che si trova su un pianoro ed ha strade, case, fondamenta, in tutto simili a
Gonfienti.
Possiamo allora fare una ipotesi, che non credo sia troppo azzardata e cioè che le
due città: Marzabotto e Gonfienti siano state costruite ex-novo, all’incirca nello
stesso periodo di tempo e che le stesse siano state costruite per una stessa
finalità. 
Quale potrebbe essere questa finalità?
Intanto si può supporre che le due città, così simili fra di loro si trovassero su
uno stesso itinerario, certamente un  nodo stradale molto importante che doveva
collegare le città etrusche del Mare Tirreno con la città di Felsina (Bologna) e il
Mare Adriatico, in particolare con il porto di Spina.
Se questa ipotesi è esatta noi dobbiamo pensare  che queste due “città gemelle”
fossero città commerciali, depositi di merci, mercatali, luoghi di scambio e, non è
da escludere, anche città manifatturiere. Non è scandaloso pensare, ad esempio, che
Gonfienti (Prato) etrusca potesse avere la stessa vocazione di città manifatturiera
delle tessitura, così come lo è oggi.  Erano queste due città, dei centri
carovanieri, centri di transito e di pernottamento, quindi luoghi altamente
ricettivi con numerose locande, botteghe, artigiani: fabbri, maniscalchi, carradori,
ecc.
Ma a questo punto mi viene spontanea la domanda: come si muovevano gli Etruschi,
facciamo un esempio da Volterra a Felsina? Secondo testimonianze greche gli Etruschi
andavano dalla costa Tirrenica (Pisa) alla costa Adriatica (Spina) in soli tre
giorni. Questa testimonianza è avallata dal ritrovamento di una specie di autostrada
etrusca nei pressi di Capannori (Pisa) larga quanto le nostre autostrade. Se questa
era la strada che congiungeva il Tirreno con l’Adriatico possiamo pensare che gli
etruschi con i loro carri guidati da cavalli impiegavano    un giorno per arrivare a
Gonfienti, dove pernottavano; ripartivano il secondo giorno di mattina presto per
arrivare la sera a Marzabotto; infine il terzo giorno compivano il tratto finale per
giungere a destinazione al porto di Spina sull’Adriatico. Se dobbiamo far
riferimento alla strada ritrovata presso Capannori, era una strada ben tenuta,
basolata, larga, con tanto di canali scolmatori, insomma una vera e propria arteria
concepita in maniera avveniristica, per quei tempi.
Dunque Gonfienti con Marzabotto doveva essere città carovaniera, tappa obbligata di
un lungo tragitto che univa le popolazioni etrusche tirreniche e adriatiche.
Resta a questo punto da vedere  quale fosse il ruolo della vicina Fiesole (Visul) e
i rapporti che intercorrevano fra queste due città. Fiesole doveva essere, a
giudicare dalle sue poderose mura e dalla sua ubicazione su un colle, una città sede
di un comando politico e militare, molto importante non solo ai fini offensivi ma
anche ai fini difensivi. Naturalmente doveva esserci un nutrito scambio commerciale
fra le due città, le quali avevano due economie diversificate. Fiesole con le sue
ubertose campagne, doveva essere un centro agricolo e per la sua ampia giurisdizione
doveva essere anche centro di raccolta e di scambio, soprattutto  di prodotti tipici
della zona: vino e olio.Fiesole inoltre doveva avere un rapporto diretto, via fiume
Arno (allora navigabile) con la città di Pisa. Ma Fiesole era tappa obbligata, nodo
di scambio, importante crocevia, trait-d’union con le città dell’Etruria orientale
quali Arezzo, Chiusi, Cortona, ecc. Una strada importante doveva  collegare Fiesole
con il Mugello orientale e la Romagna, fino ad arrivare all’Adriatico e alle città
etrusche che vi si affacciavano.
Riepilogando quindi Gonfienti doveva trovarsi su un tracciato stradale etrusco più
occidentale, al contrario Fiesole si trovava sulla direttrice di un tracciato più
orientale, entrambi però diretti verso il Nord e Nord-Est dell’Italia di allora.
Ecco come la scoperta fortuita di una città etrusca, antica, come Gonfienti,
ridimensiona tutte le nostre conoscenze e ci costringe a fare un passo indietro per
rivalutare la storia etrusca nel suo insieme. In altre parole, per riscriverla di
sana pianta.

©Copyright Paolo Campidori

Resti di abitato etrusco

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 

 


 

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