IL TUMULO DI CORVARO

 

 

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di Giacomo Mazzuoli

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Il tumulo di Corvaro

Il tumulo come forma di sepoltura monumentale non è stato esclusiva degli Etruschi nel loro periodo orientalizzante (VIII-VII secolo a.C.). Un interessante esempio di tumulo monumentale è stato scoperto nel 1984 nella piana di Corvaro in località Montariolo nel Cicolano, in provincia di Rieti. L’area di Corvaro è compresa nella Riserva Regionale Montagne della Duchessa. Corvaro (frazione di Borgorose) si trova nel Sud Est della Provincia di Rieti: tutta questa area costituisce il territorio del Cicolano, che comprende l’Alta e Media Valle del Salto (Comuni di Petrella Salto, Fiamignano, Pescorocchiano e Borgorose). Questo lembo di terra che si incunea fra le montagne abruzzesi è abbastanza distinto dalla Sabina, nome con cui si individua generalmente la Provincia di Rieti, con la quale comunque ha strettamente condiviso la storia dopo l’occupazione romana (Curio Dentato, 290 a.C).
 In questo territorio abitavano gli Equicoli (Aequicoli), come fu chiamata quella parte degli Equi che qui si concentrò dopo la conquista romana.  Attualmente sono state rinvenute nel tumulo di “Montariolo”  254 tombe, a fossa, che coprono un arco cronologico che va dal IX al II/I secolo a.C. Si hanno inoltre le testimonianze più numerose di resti archeologici di notevole importanza relativi all'età del Bronzo e del Ferro. Il tumulo presenta una complessa struttura, costituita da dodici costolature radiali formate da pietre di grandi dimensioni. E’ caratterizzato, nel centro, da un tumulo di dimensioni minori, avente 11 metri di diametro, datato della prima età del Ferro (IX-VII sec. a.C.), che probabilmente rappresentava la tomba di un personaggio d irilievo. La fase successiva, datata intorno al VI-V secolo a.C., è documentata dalla presenza di tombe di soli individui di sesso maschile armati, alti anche 1,80 metri. Le sepolture prive di armi sono infatti molto rare. Nelle sepolture delle epoche successive, di età medio-tardo repubblicana (fine IV-II/I sec. a.C.), sono frequenti individui di sesso femminile. Vi sono infatti specchi e ornamenti personali, talvolta anche di pregevole fattura, ma comunque scarsamente presenti per entrambe i sessi. Tra i corredi ritrovati nelle tombe abbiamo un vaso d'impasto ed una fibula in bronzo, rinvenuti nella zona centrale del nucleo e quindi si classificano tra i reperti più antichi. La seconda fase (VI-V sec. a.C.) è caratterizzata, invece, da corredi di armi in ferro, pugnali, spade, lance. Di questo periodo non si hanno oggetti di vasellame ceramico, ma una grande quantità di fibule metalliche.

A due chilometri da Corvaro, in località Cartore,  è stata scoperta una necropoli di tombe a tumulo il cui diametro varia dai 30 ai 35 metri. Anche qui sono state scoperte sepolture a fossa databili tra il VI e il V secolo a.C.  Delle tombe scavate soltanto alcune hanno restituito dei corredi funerari. Uno dei tumuli conserva ancora il circolo di pietre che ne delimitava il perimetro ed è caratterizzato dalla presenza di tre stele.

 

Particolare del tumulo di Corvaro. In primo piano le sepolture più recenti di epoca repubblicana

Tumulo I in loc. Cartore
Tumulo II in loc. Cartore
 
 
 
 

 

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