La chiesa del Gesù di Roma |
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di
Giacomo Mazzuoli |
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Presentazione |
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La
Chiesa del Gesù di Roma, santuario simbolo dei gesuiti e
straordinaria commistione tra stile Rinascimentale e Barocco, deve
senz’altro la sua esistenza ai due personaggi di casa Farnese di
maggior fama: papa Paolo III ed il cardinal “nipote” Alessandro
Farnese. L’importanza del papa del Concilio di Trento in
questa impresa fu solo indiretta ma decisiva: egli istituì infatti,
il 27 settembre 1540, la Compagnia del Gesù , rendendo così
necessaria l’edificazione di un Tempio che rispondesse al prestigio
di Ignazio di Loyola e dei suoi seguaci. Concretamente risolutivo fu
invece l’apporto del Cardinale Alessandro Farnese che, dopo una
lunga serie di intoppi, cambiamenti di programma e stravolgimenti di
progetti, finanziò in maniera risolutiva la costruzione dell’opera.
La posa della prima pietra era avvenuta verso al fine del 1550 ma
numerose difficoltà imposero la quasi immediata sospensione dei
lavori. Il progetto era di Giovanni di Bartolomeo Lippi, architetto
e scultore, il quale aveva ideato un tempio con una unica navata e
sei cappelle per lato. Nel 1554, dovendosi rivedere tale primo
progetto, il cardinale spagnolo Bartolomeo de la Cueva, preferì
cambiare architetto e si rivolse a Michelangelo Buonarroti, che
accettò l’incarico per devozione e rinunciò ad ogni compenso. |

La facciata della
Chiesa del Gesù a Roma
in Piazza del Gesù |
TESTIMONIANZE FARNESIANE NELLA CHIESA
DEL GESU' |
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Stemma in
lamina di marmo del card. Alessandro Farnese jr. sul
pavimento della navata
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Paolo III
approva la Compagnia di Gesù (atrio della sacrestia della
chiesa) |
“Ai cardinali Alessandro e Odoardo Farnese,
di questo tempio e casa munificentissimi fondatori” si
legge sulla cornice della tela posta nell’atrio della
sacrestia. |
Ritratto del
card. Odoardo Farnese (atrio della sacrestia) |
Dedica al
card. Odoardo Farnese, figlio di Alessandro duca di Parma
e Piacenza, sul pavimento della navata |
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La
casa Pofessa annessa alla chiesa, costruita con il
finanziamento del cardinale Odoardo Farnese |
La
splendida sacrestia, voluta dal cardinale Odoardo Farnese. |
Porta della
sacrestia decorata con gigli dorati |
Lapide con
stemma del card. Alessandro Farnese jr. posta al centro
della navata nel punto ove il “gran cardinale” è sepolto |
Architrave
della porta della sacrestia con dedica e stemma del card.
Odoardo Farnese
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Il disegno di Michelangelo prevedeva
sempre un’unica navata ma quattro cappelle per lato. Il 6
ottobre del 1554, alla presenza di S. Ignazio e del cardinale
De la Cueva, si ebbe la seconda cerimonia di fondazione della
chiesa del Gesù. Quasi subito nuove difficoltà imposero la
sospensione dei lavori che ripresero, stavolta in via
definitiva, il 26 giugno 1568, alla presenza del cardinale
Alessandro Farnese che decise di finanziare la costruzione.
Incaricato della costruzione fu stavolta Jacopo Barozzi il
Vignola che, coadiuvato da Giovanni Tristano, si attenne ai
voleri del cardinale progettando una chiesa ad una unica
navata con tre cappelle laterali e coperta a volta e transetto
con due grandi cappelle. Il Vignola si ritirò nel 1571, quando
la costruzione era giunta fino alla crociera e sembra che gli
subentrasse Giacomo della Porta che disegnò ex-novo la
facciata, realizzò parte della crociera, della cupola e
dell’abside. La facciata si presenta divisa in due ordini, in
quello inferiore lo spazio è scandito da doppi pilastri con
capitelli corinzi, nell’ordine superiore si ripetono pilastri
abbinati. L’opera del Della Porta è caratterizzata da un
movimento di masse che denota uno stile già decisamente
prebarocco. La chiesa fu consacrata nel 1584 e Alessandro
Farnese, morto nel 1589, vi volle essere sepolto. Ancora oggi
una semplice lapide di marmo sul pavimento ricorda la sua
inumazione in questo luogo. Seguirono, nel corso dei secoli
successivi, altri decisivi interventi decorativi: nella
seconda metà del XVII secolo il pittore G.B. Gaulli detto il
Baciccia affrescò la cupola , la volta e la semicalotta della
tribuna; nello stesso periodo si lavorò alle grandi cappelle
del transetto: quella di San Francesco Saverio e quella di S.
Ignazio. Verso la metà del XIX secolo fu ornata la tribuna e
costruito l’altare maggiore.
Annessa alla Chiesa è la Casa
Professa dei Gesuiti, costruita con il finanziamento del
cardinale Odoardo Farnese (1573 – 1626), tra il 1599 ed il
1623, su progetto di Gerolamo Rainaldi; all'interno sono le
Stanze di Sant'Ignazio di Loyola. Ad esse si accede da un
corridoio splendidamente decorato da Andrea da Pozzo nel 1695
con episodi della vita del santo. Anche la sacrestia della
chiesa fu ideata, per volere dello stesso cardinale Odoardo,
dal medesimo artista che creò un ambiente di severa
grandiosità. |
Visita virtuale
(clicca sulle
aree sensibili)
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Pianta della
Chiesa del Gesù |
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L'interno
della Chiesa |
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