anche un
omaggio al grande papa rinascimentale originario di Canino e
alla famiglia Farnese le cui vestigia ancora nobilitano borghi e
città della Tuscia.
“ PAOLO III FARNESE ”
Un papa casa
e chiesa
Caro amico, il
mio giudizio
qui ti do senza
alcun vizio,
e ti dico
francamente
che si legge
facilmente,
questo piccolo
volume
che rivela gusto
e acume,
nel tracciar di
tal famiglia
luci ed ombre
senza briglia.
Nonostante sia
rivolto
ad un pubblico
non colto
vi si coglie, ed
è palese,
quanto sai tu
dei Farnese,
e con tal
bibliografia
non è scritto a
tirar via!
Si può leggere
di un fiato
ché da vero
letterato
hai saputo con
misura
dimostrar la tua
cultura.
Pier Luigi con
Ranuccio
diede al papa
più di un cruccio,
per fortuna
Giulia e il Borgia,
grazie pure a
qualche orgia,
maturarono
l’ascesa
del fratello
all’alta Chiesa.
Dopo tanto aver
… brigato
Alessandro ebbe
il papato.
Castro, Parma
con Piacenza,
volle
a sé per convenienza,
e non disdegnò
neppure
per le sue genti
future,
di servirsi del
Vignola
pe’l palazzo a
Caprarola.
Mentre a Giulia
diè una mano
pe’l palazzo a
Carbognano,
ma ebbe pure
forte intento
nel voler
Concilio a Trento.
Anche
a mensa pare avesse
spesso più di un
interesse;
per i vin volea
il parere
del fedele
bottigliere.
Nel complesso
non fu rapa
ma bensì fu un
grande papa!
Colto, energico,
e deciso
fu per molti
amico o inviso.
Ambizioso tale e
quale
pure fu “l gran
cardinale”.
Del tuo
libro la lettura
incrementa la
cultura,
sì che usando
forti accenti
faccio tanti
complimenti!!
Giuseppe
Bellucci
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