Paolo III in versi

Recensione in rime del libro di Giuseppe Moscatelli


 

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di Giuseppe Bellucci

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  anche un omaggio al grande papa rinascimentale originario di Canino e alla famiglia Farnese le cui vestigia ancora nobilitano borghi e città della Tuscia.

 

 

 

 “ PAOLO III FARNESE ”

Un papa casa e chiesa

 

Caro amico, il mio giudizio

qui ti do senza alcun vizio,

e ti dico francamente

che si legge facilmente,

questo piccolo volume

che rivela gusto e acume,

nel tracciar di tal famiglia

luci ed ombre senza briglia.

 

Nonostante sia rivolto

ad un pubblico non colto

vi si coglie, ed è palese,

quanto sai tu dei Farnese,

e con tal bibliografia

non è scritto a tirar via!

 

Si può leggere di un fiato

ché da vero letterato

hai saputo con misura

dimostrar la tua cultura.

Pier Luigi con Ranuccio

diede al papa più di un cruccio,

per fortuna Giulia e il Borgia,

grazie pure a qualche orgia,

maturarono l’ascesa

del fratello all’alta Chiesa.

 

Dopo tanto aver … brigato

Alessandro ebbe il papato.

Castro, Parma con Piacenza,

volle  a sé per convenienza,

e non disdegnò neppure

per le sue genti future,

di servirsi del Vignola

pe’l palazzo a Caprarola.

 

Mentre a Giulia diè una mano

pe’l palazzo a Carbognano,

ma ebbe pure forte intento

nel voler Concilio a Trento.

Anche  a mensa pare avesse

spesso più di un interesse;

per i vin volea il parere

del fedele bottigliere.

 

Nel complesso non fu rapa

ma bensì fu un grande papa!

Colto, energico, e deciso

fu per molti amico o inviso.

Ambizioso tale e quale

pure fu “l gran cardinale”.

Del tuo  libro la lettura

incrementa la cultura,

sì che usando forti accenti

faccio tanti complimenti!!

 

Giuseppe Bellucci

 

 

 

 

 

 

 


 

 



Giuseppe Bellucci