Il Palazzo Farnese di Roma

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di Giacomo Mazzuoli

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La sala dei Fasti Farnesiani


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  Il camerino
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  Sala di Ercole


  
La Sala dei fasti Farnesiani è stata dipinta da Francesco Salviati negli anni che vanno dal 1552 al 1556 e fu terminata da Taddeo Zuccari a partire dal 1563, anno della morte del Salviati stesso.
  Il ciclo pittorico della sala è ispirato naturalmente a celebrare la grandezza della famiglia Farnese: dalle gesta di Paolo III, il papa del Concilio di Trento e della pace di Nizza tra l’imperatore Carlo V ed il re Francesco I, alla celebrazione di Ranuccio il Vecchio, rappresentato nelle vesti di Enea, fondatore di Roma, e di Pietro V Farnese.




Veduta della Sala dei fasti Farnesiani

 
La Pace di Nizza è senz’altro uno dei successi politici più importanti di Paolo III. Si tratta dell’armistizio tra Carlo V e Francesco I, raffigurati dal Salviati mentre si stringono la mano alla maniera dei Cesari. Il papa Paolo III siede in un trono tendendo il braccio in segno di pace ed è affiancato da due figure femminili che sono l’allegoria della Pace e della Religione Ranuccio il Vecchio è qui rappresentato nelle vesti di Enea, fondatore di Roma, a voler rafforzare le presunte origini di romanità e di prestigio militare della famiglia Farnese.

Le foto di questo servizio sono tratte dal volume: Roma, Palazzo Farnese, Ambasciata di Francia.
Editore Franco Maria Ricci 2000

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