San Lanno era un giovane
nobile nato a Colonia, in Germania in epoca imperiale romana. A
13 anni si arruolò nella guardia del corpo di Massimiano in
qualità di Ufficiale ed in seguito fu trasferito nel Lazio al
servizio di Diocleziano. Lanno si convertì al Cristianesimo e
per questo fu condannato a morte.
La condanna venne eseguita il 5 Maggio dell'anno 296, fuori le
mura castellane di Bassanello e precisamente nel luogo dove ora
sorge la cappella a lui dedicata. Così narra il Leoncini "Questo
atto e martirio del Beato Lando fu eseguito fuori le mura di
Bassanello, incontro la porta , un tiro di mano ove è la chiesa
di S. Lando e suo martirio, che sino da quel giorno ne ritiene
il nome".
Si narra che durante il cammino dal castello al luogo
dell'esecuzione, il giovane Lanno donò la vista ad un cieco
dalla nascita, successivamente questo prodigio accrebbe nella
popolazione di Bassanello la venerazione ed il compianto per il
giovane e l'odio contro i persecutori. Questo miracolo è
riportato da più fonti.
Dopo che la condanna venne eseguita, alcuni fedeli si
impadronirono del corpo del Martire abbandonato dai carnefici,
per dargli onorevole sepoltura tra le mura castellane in un
luogo segreto. Qui il
corpo del S. Martire ha riposato per più di 13 secoli.
Nel 1628, su autorizzazione del Vescovo si aprì il sepolcro da
molti ritenuto appartenente al martire. All’interno della tomba
fu ritrovato un corpo che venne riconosciuto dalla chiesa come
appartenente a San Lanno. Le spoglie furono traslate nella
chiesa di Santa Maria. Da tempo immemorabile la festa di S.
Lanno si onora a Vasanello il giorno 5 Maggio e si osserva come
festivo anche il giorno 6 Maggio; in memoria della traslazione
del corpo del S. Martire fu aggiunto anche il giorno 7 Maggio.
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