Alberto Sordi a Viterbo con il film "Il vigile"
Nel 1960 il regista Luigi Zampa girava Il Vigile, film emblematico dell'Italia di provincia che si avvicinava al boom economico degli anni '60. Il protagonista Otello Celletti, interpretato da una grande Alberto Sordi, è un disoccupato volontario che aspira a lavorare come vigile motociclista. Dopo varie peripezie (e raccomandazioni) Otello coronerà il suo sogno ma il risultato sarà naturalmente disastroso: nella tranquilla cittadina si produce un ingorgo d'auto quale nemmeno nella capitale, poi farà la ruota intorno alla nota attrice del cinema Sylva Koscina la cui macchina s'è fermata per strada e che deve essere a Roma in serata per prendere parte alla trasmissione televisiva "Il Musichiere". La diva riparte e la sera, dal video, si profonde in elogi per la galanteria del vigile (e fa nome e cognome) che ha chiuso un occhio sulla sua totale mancanza di documenti. Per questo Otello acquisirà grande notorietà in paese, ma verrà pesantemente redarguito dal Sindaco e allora diventerà inflessibile, tanto da multare lo stesso primo cittadino e subire per questo il declassamento a custode del canile municipale. Seguirà una breve avventura politica prematuramente abbandonata e infine l'agognato ritorno all'amata divisa con relativa motocicletta. Questo film è stato girato interamente a Viterbo, La Quercia e Bagnaia. Vi proponiamo alcuni fotogrammi significativi dei luoghi che abbiamo riconosciuto anche perchè, fortunatamente, non sono poi così tanto cambiati.

di Giacomo Mazzuoli

 
               
Piazza S. Faustino Cortile Palazzo dei Priori Interno Palazzo dei Priori Mura Porta Fiorentina Piazzale di Porta Fiorentina Porta Fiorentina
Ingresso Prato Giardino Ingorgo, Via della Palazzina La Quercia La Quercia Duoma La Quercia Strada La Quercia Viterbo
 
Ponte ferrovia Bagnaia Strada La Quercia Vitorchiano Fontana Grande Piazza del Plebiscito Bagnaia  

La scheda del film. Il Vigile, 1960. Regia di Luigi Zampa con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Marisa Merlini, Mara Berni. Sceneggiatura Rodolfo Senego, Luigi Zampa, Ugo Guerra. Fotografia Leonida Barboni. Durata 100 minuti.