|
Questa piazza era originariamente
intitolata a San Silvestro. Prima che venisse realizzata la
piazza del Comune era la sede della magistratura comunale e, tra
il 1228 e il 1248, il podestà era ospitato nell'abitazione di
Pietro di Niccolò, mentre in un fabbricato sotto la
torre di Borgognone si riunivano i Priori della città. Sotto
la medesima torre si trovava un porticato, ormai scomparso,
sotto il quale il podestà amministrava pubblicamente la
giustizia. Dal 1274 la piazza fu anche sede del mercato. In uno
dei suoi palazzi ebbe la residenza la potente famiglia dei Di
Vico.
Il monumento più antico e significativo della piazza è
la chiesa del Gesù, di cui si hanno notizie già
nell'XI secolo, e che nel corso dei secoli ha subito numerosi e
significativi rimaneggiamenti. La chiesa fu inizialmente
dedicata a San Silvestro, passò successivamente alla Compagnia
del Gesù e poi all'Arte degli Ortolani per essere abbandonata e
andare in rovina a partire dal 1638. Il disegno della facciata
presenta due piccoli leoni sugli spioventi della copertura, che
forse testimoniano la presenza di un portico non più esistente.
La chiesa fu teatro di un grave fatto si sangue ricordato anche
da Dante nella prima cantica della Divina Commedia: l'efferata
uccisione, proprio durante la consacrazione eucaristica, di
Enrico di Cornovaglia, cugino di Edoardo d'Inghilterra, da parte
di Guido di Monfort, avvenuta nel 1271, al ritorno da una delle
crociate.
Al centro della piazza si trova una antica
fontana in peperino la cui presenza è documentata
almeno a partire dal 1450. Nel 1923 fu interamente ricostruita
utilizzando una vasca rinascimentale proveniente dal convento di
San Domenico ed altri pezzi di epoche differenti.
|
|