Viterbo, Piazza del Plebiscito (Piazza del Comune)

 

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di Giacomo Mazzuoli

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Il Palazzo Apostolico oggi sede della Prefettura

In piazza del Plebiscito è concentrato oggi il centro politico e amministrativo della città di Viterbo, in quanto vi trovano sede gli uffici del Comune e della Prefettura. Fino alla prima metà del XIII secolo in questo luogo e fino all'attuale piazza delle Erbe c'era solo il prato del Cavalluccalo e la chiesa di  S. Angelo che aveva davanti il relativo cimitero, proprio dove oggi si erge il palazzo del Podestà con la relativa torre. Nel 1264 iniziò la costruzione proprio del palazzo del Podestà e, di fronte, del primo palazzo dei Priori (oggi sede della Prefettura). Nel 1470 si edificò un nuovo palazzo che avrebbe determinato la chiusura della piazza verso la valle di Faul. L'edificio era destinato alla residenza del Rettore del Patrimonio, oggi è il Palazzo dei Priori, sede storica del comune di Viterbo. Il quarto lato della piazza, rimasto sempre chiuso, fu aperto da papa Paolo III nel.. con la creazione della via Farnesia (oggi via Cavour), per collegare la piazza con porta Romana e piazza Fontana Grande.

Il palazzo del Podestà. E' l'unico edificio a non aver mai cambiato denominazione tra quelli della piazza. La sua costruzione iniziò nel 1264 per dare una residenza al Podestà, che ricopriva il ruolo di mediatore tra il papato e il comune. Della struttura duecentesca dell'edificio rimane solo una finestra oggi murata. Nel quattrocento fu fatta una notevole trasformazione giustificata dall'aggiunta della residenza del Rettore del Patrimonio di san Pietro. Nel 1489 fu realizzata la bella torre di 44 metri che fu un rifacimento di quella preesistente che crollò qualche anno prima.

Il Palazzo Apostolico (primo palazzo dei Priori). Questo edificio, oggi sede della Prefettura, è quello che ha subito maggiori cambiamenti nel corso del tempo. Del primitivo palazzo duecentesco, antica sede dei Priori, è rimasto ben poco e ben poco è conosciuto. Alla fine del '400 divenne sede del Governatore del Patrimonio, tal Francesco della Rovere che, spazientito dalle lungaggini dei lavori del nuovo palazzo che avrebbe dovuto essere al sua residenza (l'attuale palazzo dei Priori), intimò ai magistrati comunali di cedergli il loro palazzo. Anche di questo periodo non si dispone di documentazione che accerti la fisionomia del fabbricato, probabilmente disponeva di una scalinata che lo metteva in comunicazione con la piazza. L'edificio fu rifatto completamente nella seconda metà del Settecento in cui assunse la denominazione di palazzo Apostolico per essere divenuto sede dei delegati apostolici. I lavori furono terminati nel 1782 e l'edificio assunse l'aspetto d sulla definitivo che conserva anche oggi con il suo composto stile classico, articolato su più livelli e genericamente ispirato a modelli illustri del Settecento romano.

Il Palazzo dei Priori. La costruzione di questo palazzo iniziò nel 1460 per servire da sede di prestigio del Governatore del Patrimonio di san Pietro. Nel 1510 l'edificio, sia pure in fase avanzata, non era ancora terminato e il Governatore di allora, Francesco della Rovere pretese allora di trasferire la sua residenza nel primo palazzo dei Priori che furono obbligati a loro volta a trasferirsi nell'edificio ancora incompiuto. Oggi il palazzo si presenta con le tipiche caratteristiche rinascimentali e con delle originali asimmetrie come i nove archi del portico, le otto finestre dei due piani superiori e lo stemma del casato Della Rovere posto in posizione decentrata. La fusione tra lo spazio del palazzo e l'esterno continua con il bel cortile interno che si affaccia sulla valle di Faul. Fu terminato nel 1632 e vi campeggia una fontana seicentesca con due coppe sovrapposte, numerosi sarcofagi etruschi e stemmi e iscrizioni lapidee di famiglie nobiliari e pontefici. All'interno del palazzo sono di particolare interesse i cicli pittorici che decorano le stanze del piano nobile.

Chiesa di S. Angelo in Spatha. Questa è una delle chiese più antiche di Viterbo e la sua consacrazione risale al 1145 ad opera di papa Eugenio III. Nella lapide che ricorda l'evento compare per la prima volta il nome di "Burgo Biterbo" che evidentemente indica l'antica denominazione della città. Dell'architettura originale, interna ed esterna, è rimasto ben poco a causa dei rimaneggiamenti e dei crolli subiti nel corso dei secoli. Sulla facciata è posta una copia di un sarcofago romano (l'originale è conservato presso il museo civico di Viterbo) detto della Bella Galliana, figura leggendaria viterbese del XIV secolo.

Le Carceri Vecchie. Si tratta dell'edificio posto alla fine di via Cavour sulla destra, dando le spalle al palazzo dei Priori. Quando nel 1539 si aprì la via Farnesia, venne in parte demolito il palazzo preesistente. La porzione rimanente fu ristrutturata e fu destinata ad ospitare le carceri fino al 1842.

Le vecchie carceri e via Cavour

Il Palazzo Apostolico oggi sede della Prefettura

Le vecchie carceri e via Cavour

  Il palazzo dei Priori

  La loggia del palazzo dei Priori nel cortile interno

Il palazzo dei Priori La loggia del palazzo dei Priori nel cortile interno  
La chiesa di S. Angelo in Spatha L'ingresso del cortile del palazzo dei Priori  
La chiesa di S. Angelo in Spatha L'ingresso del cortile del palazzo dei Priori  
Soffitto palazzo dei Priori, ciclo pittorico dedicato ai paesi: Canino Il Palazzo del Podestà e la torre  
Soffitto palazzo dei Priori, ciclo pittorico dedicato ai paesi: Canino Il Palazzo del Podestà e la torre  
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