Cattivismi
Rubrica contro il "buonismo" che ha rincitrullito l'Italia ma ancora non del tutto gli italiani

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di Up

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Paradossi al Governo

Magritte. Il tradimento delle immagini - Questa non è una pipa (1928)

 

Deve piacere molto il termine “paradossale” alla nostra attuale classe dirigente.

Nell’arco di due giorni lo hanno usato a sproposito sia il primo ministro Letta che il ministro per gli Affari Regionali Del Rio.

Il primo ha prospettato che la caduta del Governo da lui stesso presieduto proprio in questo momento sarebbe paradossale, il secondo ha detto che sarebbe paradossale non far pagare la Service Tax  (che dovrebbe sostituire l’IMU sulla prima casa) a chi se lo può permettere.

Vediamo cosa dice in proposito il vocabolario alla voce “paradosso”: Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile.

Per Letta dunque la caduta del Governo in questo momento avrebbe dell’incredibile perché andrebbe contro l’evidente opinione comune.

Su cosa sia basata questa certezza solo lui lo sa. L’unico dato certo e disponibile, ovvero l’indice di gradimento del Governo, è sempre stato sotto i 50 punti percentuali. Questo dovrebbe voler dire che se il Governo cadesse, la maggioranza degli italiani (che non lo gradisce) non riterrebbe paradossale questa evenienza. Forse Letta confonde l’opinione comune con la propria e in cuor suo ha pensato: “E’ paradossale che proprio ora che sono diventato premier, Dio solo sa come, debba lasciare questa amata poltrona!”.

Il ministro Del Rio ha dimostrato, con il suo recente intervento sull’IMU, di ignorare completamente il significato del termine. Eliminare una tassa per sostituirla con un’altra da applicare solo a chi sarebbe in grado di pagarla è veramente paradossale, in un paese che ha il livello di tassazione tra i più alti del mondo. Invece per il ministro sarebbe paradossale non farla pagare (quella nuova) ai più abbienti.

Seguendo questa logica la parte più ricca della popolazione (verrebbe da dire meno povera considerato il periodo), potrebbe anche versare in tasse tutto quello che ha in eccedenza rispetto ai  bisogni primari.

Raggiungeremmo così l’equità sociale, e anche quella fiscale, quasi come un paese a regime comunista.

Paradossi del capitalismo!

 

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