Ricordiamo
vagamente gli anni in cui i tg
nazionali e i grandi giornali
cominciavano a scoprire e ad
enfatizzare i commenti della
stampa estera sulla situazione
economica italiana. Gli italiani
scoprirono l'esistenza di una
nuova entità di condizionamento
esterna, che veniva presentata
come assolutamente indipendente,
sensata e credibile. La
situazione economica italiana
veniva descritta dalla stampa
estera come disastrosa e i
governi erano ritenuti
inadeguati,
la tv e i giornali
italiani concordavano con queste
autorevoli opinioni.
Nel
frattempo i governi sono
cambiati ed oggi la situazione
economica è persino peggiore di
allora. Un autorevole giornale
estero, il Wall Street Journal,
qualche giorno fa ha titolato:
"La stabilità di Letta è come
quella del cimitero?".
Perchè nessun TG ha riportato lo
scomodo titolo e il preoccupante
contenuto dell'articolo?
Evidentemente oggi i giudizi
della stampa estera contano solo
quando sono positivi, la
credibilità (?) nazionale non si
può mettere in discussione. I
sondaggi dicono che il governo
attuale ha raggiunto il minimo
storico di gradimento, ma anche
di questo non c'è traccia nelle
notizie e nei commenti che ci
forniscono i bravi
telegiornalisti italiani. La
deriva dell'informazione è
preoccupante quanto quella
economica e sociale. Si ha
l'impressione di essere
governati da una classe politica
immobile, preoccupata solo di
rispettare i parametri fissati
dai trattati europei, gli
effetti catastrofici sulla
popolazione e le imprese sono
solo dei fastidiosi effetti
collaterali. L'informazione ha
il compito, finora ben eseguito,
di parlare d'altro.
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