“Scoop di
Canino Info! Siamo in grado di
documentare cosa accade negli
stadi dopo una partita di
calcio, quando i giocatori
rientrano negli spogliatoi!
L’eccezionale documentazione
fotografica che offriamo ai
nostri lettori dimostra con
piena evidenza come atleti di
etnia bianca vengano distesi
nudi su appositi supporti e,
dopo esser stati cosparsi di
sostanze oleose, massaggiati in
tutto il corpo in presenza di
altri, senza rispetto alcuno per
la privacy e la dignità della
persona”...
Certo se
pubblicassimo davvero un simile
scoop faremmo ridere... ma
allora perché tutti i media
nazionali (e oltre) hanno
gridato allo scandalo, peggio
all’orrore, peggio
all’orripilante per le pratiche
sanitarie messe in atto a
Lampedusa nei confronti degli
extracomunitari affetti da
scabbia trattenuti nel centro
d’accoglienza?
Sono andato
a rivedermi su “You Tube” il
filmato che il TG2, autore dello
“scoop”, ci sta propinando da
giorni e giorni con un
martellamento mediatico degno di
miglior causa e ripreso
acriticamente dal circo Barnum
della comunicazione. Bene, nei
frammenti di immagini proposte
si vede una infermeria da campo
in cui operano una pluralità di
soggetti, tutti uomini
sembrerebbe, che effettuano
trattamenti sanitari antiscabbia
nei confronti di immigrati,
tutti maschi adulti, che uno
alla volta si spogliano e
volontariamente si sottopongono
alla profilassi (non si vedono
gesti di ribellione o anche di
semplice diniego). Ordinarie
pratiche sanitarie dunque,
effettuate nei confronti di
soggetti che, si presume,
necessitano di un tale
intervento.
Apriti
cielo! Su questi banali elementi
è stata imbastita una campagna
mediatica che in un crescendo
masturbatorio ha bollato il
nostro Paese come schiavista,
razzista, dedito ad atti di
crudeltà, inciviltà e via
vaneggiando. Curioso constatare
come i post di commento al
filmato in questione
siano nella quasi
totalità di disprezzo e di
insulti
nei
confronti dei giornalisti che
vogliono metterci l’anello al
naso e far passare
fischi
per fiaschi; che ci mostrano una
mela e pretendono di convincerci
che è un ananas; curioso perché
stampa e televisione non fanno
altro che ripeterci che
“l’opinione pubblica” (che
evidentemente confondono con la
“loro” opinione) è scandalizzata
e indignata per i fatti
suddetti! che la protesta per il
“trattamento disumano” è unanime
e via sproloquiando.
Ma andiamo
al nocciolo, alle nudità: mi
chiedo, ma questi signori
(giornalisti, opinionisti,
politici italiani e pure
europei) sono mai entrati in un
vano doccia dopo una partita di
calcetto? o nello spogliatoio di
una palestra? in una sauna?
hanno mai fatto la visita
militare? Perché mi viene il
sospetto che lo scandalo sia
tutto lì, in quei culi messi a
nudo insieme al resto del corpo
per sottoporsi alla profilassi.
Il
bigottismo di ritorno, estrema
deriva del buonismo rampante,
vuole farci intendere che la
doccia si fa con mutandoni e
stivali; che se un medico (o un
infermiere o un qualsiasi
addetto sanitario) ti dice
“prego si spogli” va denunciato
per attentato alla privacy e
molestia; che se sei nero ti
tieni la scabbia perché non puoi
esser chiamato a scoprire le tue
chiappe neanche in una
infermeria (seppur da campo).
Perché mi viene il sospetto che
tutto questo “scandalo” sia nato
perché i soggetti coinvolti sono
di colore, perché il web è pieno
di culi bianchi come quelli di
cui parliamo nell’incipit di
questo articolo senza che
nessuno se ne abbia a risentire.
Perché il culo di un calciatore
bianco è per i neo-bigotti
buonisti degno di minor tutela
di quello di un immigrato nero.
La privacy
è stata sì violata, ma da chi ha
guardato attraverso il buco
della serratura cosa succede
quando i pazienti sono in visita
medico-sanitaria per poi gridare
“Sono tutti nudi, nudi! Guardate
qua ho fatto le foto e pure il
filmato!”.
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