“Ha vinto il
partito delle mogli”. Articolo
di Concita de Gregorio apparso
su Repubblica il 31 gennaio dopo
l’elezione del Presidente della
Repubblica. Deputati e Senatori
di (finta) opposizione si
lanciavano messaggi di felicità
facendo segno con le mani 1 e 8
ovvero 2018 che vuol dire “A
casa non si va” perché si
termina la legislatura. Per
l’italiano medio conta arrivare
a fine mese, per i nostri
parlamentari a fine legislatura,
il resto non conta…
“Coi Top Gun
italiani in missione Nato :
Difendiamo i cieli baltici dai
russi”. Articolo di Mara
Gergolet apparso su corriere.it
il 4 febbraio. Questa ci era
sfuggita, oltre le cosiddette e
discutibili missioni di pace in
aree problematiche, abbiamo
anche da difendere i cieli della
Lettonia dal nemico russo.
Caccia russi,
sfida nei cieli Ue "Mettono a
rischio i voli civili", di
Roberto Fabbri su Ilgiornale.it
del 30 ottobre 2014, ma di
questi articoli se ne contano a
decine, in fotocopia su tutta la
stampa italiana. Se si
approfondisce si scopre che i
caccia russi solcano i cieli
internazionali e non sconfinano.
Però volerebbero senza
transponder e non possono essere
riconosciuti dai voli civili e
per questo sarebbero un
pericolo. Chissà la notte in cui
l’aereo dell’Itavia fu abbattuto
su Ustica se le decine di aerei
militari della NATO avevano il
transponder acceso. E chissà
perché nessuno si ricorda più
dei due Tornado italiani che si
sono scontrati in volo e che non
stavano rispettando i relativi
piani di volo. E dei caccia
americani che colpirono la
funivia del Cermis provocando la
morte di venti persone si
ricorda più nessuno?
“Il problema
non è né Mare Nostrum né Triton,
il problema è la Libia”, Renzi,
presidente del Consiglio, 12
febbraio 2015. Chissà cosa avrà
voluto dire. Qualcuno ricorda i
bombardamenti italiani in Libia
del 2011? Sono serviti a
qualcosa? Oggi Gentiloni,
ministro degli esteri, dichiara
che l’Italia è pronta alla
guerra in Libia. Oggi contro l’Isis,
ieri contro Gheddafi, domani
contro chi e perché?
Tutti i titoli
dei giornali e dei TG rimarcano
le (presunte) efferatezze
compiute dai ribelli filorussi
contro i civili. Come se
l’esercito ucraino che li
combatte sia esente da
(presunte) azioni altrettanto
gravi. Perché nessuno ci dice il
motivo per cui questi filorussi
vogliono l’indipendenza? Siamo
sicuri che si tratta solo di
mire di espansionismo russo?
Perché nessuno ricorda che l’ex
presidente ucraino, che è stato
fatto passare per un dittatore,
era stato democraticamente
eletto? Chi ha deciso che
l’Italia è dalla parte
dell’Ucraina? Perché la tutela
delle minoranze, il diritto
all’autodeterminazione dei
popoli e la democrazia valgono
solo nel mondo occidentale?
Oggi gli
USA vogliono tornare a
combattere con truppe di terra
contro l’ISIS. Giusto. Però
perché circa un anno fa le
portaerei americane stavano per
attaccare il regime del
sanguinario presidente siriano
Assad che a sua volta combatteva
le ancor più sanguinarie degli
allora ribelli dell’ISIS? Forse
gli americani non è che ci
azzeccano sempre.
“Crescita
zero pil nel 4° trimestre 2014,
ma si vede la fine della
recessione” corriere.it del 13
febbraio. Vedrete che se, e
quando, un trimestre farà +0,1
su quello precedente tutti
grideranno alla ripresa della
locomotiva italiana. Intanto i
dati macroeconomici sono
drammatici ed eloquenti: perdita
consolidata di ricchezza,
disoccupazione giovanile e
globale, aumentata pressione
fiscale, corruzione…
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