Cattivismi
Rubrica contro il "buonismo" che ha rincitrullito l'Italia ma ancora non del tutto gli italiani

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Cattivismi in pillole 13 febbraio 2015

 

 

“Ha vinto il partito delle mogli”. Articolo di Concita de Gregorio apparso su Repubblica il 31 gennaio dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Deputati e Senatori di (finta) opposizione si lanciavano messaggi di felicità facendo segno con le mani 1 e 8 ovvero 2018 che vuol dire “A casa non si va” perché si termina la legislatura. Per l’italiano medio conta arrivare a fine mese, per i nostri parlamentari a fine legislatura, il resto non conta…

 

“Coi Top Gun italiani in missione Nato : Difendiamo i cieli baltici dai russi”. Articolo di Mara Gergolet apparso su corriere.it il 4 febbraio. Questa ci era sfuggita, oltre le cosiddette e discutibili missioni di pace in aree problematiche, abbiamo anche da difendere i cieli della Lettonia dal nemico russo.

 

Caccia russi, sfida nei cieli Ue "Mettono a rischio i voli civili", di Roberto Fabbri su Ilgiornale.it del 30 ottobre 2014, ma di questi articoli se ne contano a decine, in fotocopia su tutta la stampa italiana. Se si approfondisce si scopre che i caccia russi solcano i cieli internazionali e non sconfinano. Però volerebbero senza transponder e non possono essere riconosciuti dai voli civili e per questo sarebbero un pericolo. Chissà la notte in cui l’aereo dell’Itavia fu abbattuto su Ustica se le decine di aerei militari della NATO avevano il transponder acceso. E chissà perché nessuno si ricorda più dei due Tornado italiani che si sono scontrati in volo e che non stavano rispettando i relativi piani di volo. E dei caccia americani che colpirono la funivia del Cermis provocando la morte di venti persone si ricorda più nessuno?

“Il problema non è né Mare Nostrum né Triton, il problema è la Libia”, Renzi, presidente del Consiglio, 12 febbraio 2015. Chissà cosa avrà voluto dire. Qualcuno ricorda i bombardamenti italiani in Libia del 2011? Sono serviti a qualcosa? Oggi Gentiloni, ministro degli esteri, dichiara che l’Italia è pronta alla guerra in Libia. Oggi contro l’Isis, ieri contro Gheddafi, domani contro chi e perché?

Tutti i titoli dei giornali e dei TG rimarcano le (presunte) efferatezze compiute dai ribelli filorussi contro i civili. Come se l’esercito ucraino che li combatte sia esente da (presunte) azioni altrettanto gravi. Perché nessuno ci dice il motivo per cui questi filorussi vogliono l’indipendenza? Siamo sicuri che si tratta solo di mire di espansionismo russo? Perché nessuno ricorda che l’ex presidente ucraino, che è stato fatto passare per un dittatore, era stato democraticamente eletto? Chi ha deciso che l’Italia è dalla parte dell’Ucraina? Perché la tutela delle minoranze, il diritto all’autodeterminazione dei popoli e la democrazia valgono solo nel mondo occidentale?

Oggi gli USA vogliono tornare a combattere con truppe di terra contro l’ISIS. Giusto. Però perché circa un anno fa le portaerei americane stavano per attaccare il regime del sanguinario presidente siriano Assad che a sua volta combatteva le ancor più sanguinarie degli allora ribelli dell’ISIS? Forse gli americani non è che ci azzeccano sempre.

“Crescita zero pil nel 4° trimestre 2014, ma si vede la fine della recessione” corriere.it del 13 febbraio. Vedrete che se, e quando, un trimestre farà +0,1 su quello precedente tutti grideranno alla ripresa della locomotiva italiana. Intanto i dati macroeconomici sono drammatici ed eloquenti: perdita consolidata di ricchezza, disoccupazione giovanile e globale, aumentata pressione fiscale, corruzione…

 

 

 

 

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