Che dire, se non fosse che Padoan è il ministro
dell’Economia della Repubblica italiana potrebbe
sembrare il commento di “qualche imbecille del
web” (linguaggio mutuato da Umberto Eco). Invece
no, è proprio lui, che vuole farci credere che
non c’è da preoccuparsi se il debito aumenta,
l’importante è che contemporaneamente aumenti
anche il PIL nominale. Di cosa abbiamo parlato
allora negli ultimi decenni quando il fardello
pesante del nostro debito pubblico veniva
definito come il più grande problema
dell’Italia? E’ giusto che quando l’economia
italiana tirava e il PIL aumentava corresse
anche il debito pubblico? Evidentemente no,
forse il ministro voleva dire che se il PIL
nominale aumenta più del debito non c’è da
preoccuparsi. Però anche così i conti non
tornano: non sarebbe meglio approfittare dei
momenti favorevoli (?) per ridurre il debito?
Abbiamo messo il punto interrogativo tra
parentesi perché non siamo tanto sicuri
dell’aumento così grande e consolidate del PIL
nominale nel 2015. L’unica e costante certezza è
l’ennesimo record del debito pubblico, ma non lo
diciamo forte, il ministro Padoan lo trova
noioso e potrebbe andare in escandescenze.
Elezioni per
Roma il prima
possibile, prima
che Roma venga
sommersa dai
topi, dalla
spazzatura e dai
clandestini.
#marinodimettiti.
Tweet di
Beppe Grillo
corretto
in seguito
eliminando la
parola
“clandestini”.
Questo
tweet ha
provocato una
levata di scudi
e
un’indignazione
senza precedenti
da parte dei
buonisti di
turno. Abbiamo
letto di
accostamenti di
questo
linguaggio
dell’ex comico
genovese al
nazismo, ai
campi di
sterminio, allo
schiavismo e
allo stalinismo.
Il giornalista
PG Battista del
Corriere della
Sera ha
scomodato
persino
Steinbeck e il
suo “Uomini e
topi” per
rimproverare
Beppe
Grillo del suo
disinvolto
accomunamento
tra topi e
uomini. Perché
però non citare
Orwell e la sua
“Fattoria degli
animali” in cui
uomini e maiali
si contendono il
potere e gli
ultimi hanno
persino la
meglio? Comunque
ogni occasione è
buona per non
parlare dei
problemi veri di
una città,
perché i topi e
la monnezza sono
problemi veri di
Roma, e lo è
anche il
traffico, le
buche nelle
strade, la
corruzione di
Mafia Capitale e
lo sono anche i
clandestini
perché per
definizione un
clandestino è
una persona
“invisibile”,
non può avere un
lavoro regolare,
una casa
regolare, niente
di niente
regolare e
quando sono in
tanti in questa
situazione il
rischio di
tensioni sociali
aumenta e la
soluzione non
può essere fare
finta che il
problema non
esista. I
giornalisti
italiani, prima
di indignarsi
per i tweet di
Grillo farebbero
bene a seguire
l’esempio della
CNN, che, invece
di sbrodolarsi
dietro Michelle
Obama e figlie
in visita in
Italia, ha fatto
un servizio
sulla
prostituzione
minorile a Roma
Termini…
“E' pero'
impensabile che
gli italiani che
hanno smesso di
pagare le baby
pensioni agli
italiani
accettino di
pagare le baby
pensioni ai
greci”.
(Matteo Renzi,
presidente del
consiglio
italiano). La
pensione media
greca è allo
stesso livello
che in Germania,
ma si va in
pensione sei
anni prima e il
Pil procapite è
la metà di
quello tedesco (Gerry
Rice,
responsabile
della
comunicazione
del FMI)
Entrambe le
dichiarazioni
sono del giugno
2015 ed hanno
avuto una vasta
eco sulla
stampa. I
creditori
internazionali
chiedono ad
Atene che la
condizione per
rinnovare gli
aiuti sia la
riforma del
sistema
pensionistico
che viene
giudicato
insostenibile.
Si parla
addirittura di
baby pensioni e
di un sistema
più favorevole
di quello della
Germania.
Naturalmente è
tutto falso! La
Grecia ha già
riformato il
sistema
pensionistico
nel 2010 e 2012,
con tagli
consistenti alle
pensioni già in
essere e con un
aumento dell’età
pensionabile che
l’ha portata
anche sopra i
livelli medi
europei. In
Grecia
non ci sono più
nuovi baby
pensionati.
L’assegno medio
dei pensionati
greci è
attualmente sui
700 euro
mensili, ben al
di sotto delle
pensioni
tedesche. Con la
riforma, voluta
dalla troika, si
pensava che il
sistema reggesse
per parecchi
decenni. Invece
il PIL è
continuato a
scendere e la
disoccupazione
ad aumentare in
maniera
esponenziale.
Oggi nemmeno
quel sistema
viene
considerato
sostenibile, ma
di chi è la
colpa? Dei
Greci? Una
ulteriore
riforma farebbe
scendere decine
di migliaia di
pensionati sotto
il livello di
povertà e
lascerebbe molti
anziani
disoccupati
lontano dal
godere di un
assegno
pensionistico
Il flusso
dei migranti si
è interrotto.
Le
intercettazioni
in mare e il
fatto che la
nostra Marina
ora brucia i
barconi
catturati ha
ridotto il parco
a disposizione.
(Guido Ruotolo,
La Stampa 20
giugno 2015)
"Il flusso dei
migranti dalla
Libia si è
improvvisamente
interrotto.
Sembra che un
incantesimo
abbia stregato
il Canale di
Sicilia. Da
alcuni giorni i
radar non
segnalano
barconi in
arrivo, né i
satellitari
chiamano la sala
emergenza delle
Capitanerie di
porto per
segnalare
imbarcazioni in
difficoltà".
Questo è
l'incipit
dell'incredibile
articolo apparso
oggi sul
giornale della
ex FIAT. Dunque
il problema è
risolto, dopo il
salvataggio i
barconi dei
migranti vengono
distrutti o
lasciati alla
deriva e ora
comincerebbero a
scarseggiare.
Viene da
chiedersi cosa
succedeva prima.
I barconi
venivano forse
restituiti? E a
chi? Chi li
riportava
indietro? E
pensare che
abbiamo parlato
per mesi di
distruggere i
barconi sul
suolo libico,
persino con un
intervento di
terra delle
nostre Forze
Armate. Ah! Se
non ci fossero i
giornali!