8

 

Cagliari

La festa di S. Efisio

 di Riccardo Magalotti 

Il  1° di maggio  di ogni anno si svolge a Cagliari, fin dal 1657  la processione religiosa di S. Efisio, in onore del Santo protettore della città di Cagliari. Un corteo di carri, cavalieri, devoti e pellegrini scorta il simulacro del Santo Martire Efisio  fino a Nora, luogo del martirio, situato a circa 37 chilometri dal capoluogo sardo. Questo evento viene vissuto con grande intensità emotiva dalla popolazione residente. Le manifestazioni durano un mese, ma l'apice della festa è rappresentato dalla sfilata del primo maggio. La custodia, la tradizione e l'organizzazione dei riti dedicati a Sant'Efisio è a cura esclusiva dell' Arciconfraternita del Gonfalone. I preparativi iniziano alla fine di aprile con la vestizione del simulacro.
Il 30 aprile la vestizione viene completata con l'aggiunta di ori e gioielli offerti dai fedeli come ex-voto. Quindi il Presidente dell'Arciconfraternita e il Sacrista Maggiore depongono la statua del Santo nel cocchio.
La mattina del primo maggio, Su Carradori, preposto alla guida dei buoi che trainano il cocchio, addobba gli animali con fiori e campanelli. Quindi il Terzo Guardiano a cavallo, accompagnato dalla Guardianìa, si reca al Palazzo Civico. Qui li attende l'Alter Nos, ovvero il rappresentante del Sindaco della città. Insieme si recano alla chiesa di Sant'Efisio dove viene celebrata la Messa dell'Alter Nos. Il corteo del primo maggio viene aperto dalle traccas, carri trainati da buoi addobbati a festa. Alla sagra solitamente partecipano trenta o quaranta carri provenienti dal circondario di Cagliari. Seguono i gruppi folk in costume, a piedi, che recitano o cantano le preghiere della tradizione religiosa isolana, i goccius.
Dietro i gruppi folk sfilano i cavalli. Aprono i Cavalieri del Campidano, in sella a cavalli addobbati con coccarde e rosette. Quindi è la volta dei Miliziani, armati di archibugio e sciabole. Il corteo a cavallo prosegue con il corpo della Guardianìa, che sfila in frac nero, cilindro e fascia azzurra ai fianchi. In prima fila, il Terzo Guardiano regge il Gonfalone dell'Arciconfraternita.
In frac e cilindro, con una fascia tricolore sui fianchi, procede l'Alter Nos, rappresentante del Sindaco di Cagliari. Quindi sfilano i membri dell’Arciconfraternita del Gonfalone, introdotti da un confratello che regge un crocifisso del '700. Due confratelli, chiamati i Collaterali, hanno il compito di stare ai lati del cocchio durante tutto il percorso della sfilata, e aprono le porte quando si ferma per consentire ai fedeli di depositare all'interno fiori, offerte, ex-voto e suppliche. L'arrivo del cocchio con il simulacro è annunciato dal suono delle launeddas. Il cocchio è trainato da un imponente giogo di buoi ornati da manti colorati e fiori e condotti da Su Carradori. In via Roma, di fronte al palco in cui siedono le autorità, il cocchio del santo procede su un tappeto di petali (sa ramadura), salutato dalle sirene delle navi attraccate al porto. È uno dei momenti più emozionanti delal festa, con la folla che si avvicina al Santo per chiedere una grazia.
Quindi il cocchio continua il suo tragitto verso Nora accompagnato dai fedeli che hanno fatto voto di percorrere il lungo cammino a piedi.

         CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRE E PER VISUALIZZARNE LA DESCRIZIONE

                          

                                                                     
Alla sfilata partecipano uomini e donne  di tutte le età, compresi i bambini e i neonati Costumi tradizionali dai colori vivaci, ghirlande di fiori e prodotti della terra, tutto in onore del Santo Grandi buoi dalle corna riccamente addobbate tirano i numerosi carri I carri trainati dai buoi, affollati di devoti, provengono da tutta la Sardegna I preziosi costumi femminili sono i più ammirati tra il folto pubblico assiepato lungo le strade La Festa è un caleidoscopio di luci, colori, odori, sapori
  Magnifici archi di profumate rose rosse coronano il gruppo di devoti rivestiti di splendidi costumi Su ciascuno dei lati di ogni carro sono seduti in bella mostra i devoti del Santo con i loro costumi sgargianti e le loro offerte Sui carri è indicata la città di provenienza, questo carro proviene da Pula Un gruppo di giovani donne assiepato su un carro come un colorato bouquet   ">Un'orchestra in costume  di strumenti a fiato sfila  a piedi eseguendo musiche tradizionali   Una magnifica batteria di cavalli bianchi con i loro cavalieri in nero sfila al passo in onore del Santo

                                                                                                               

 

Associazione Canino Info Onlus 2010