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PARIGI Notte e giorno
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Foto di Pietro Iannetta testi di Giuseppe Moscatelli |
Parigi è conosciuta come la ville lumière... e chi l’ha visitata sa bene il perché. A Parigi la notte non esiste: quando le ombre della sera iniziano a ricoprire l’umido grigiore del giorno un milione di sfavillanti fiammelle inondano di un caldo color arancio monumenti, boulevards, palazzi e chiese. E naturalmente lei, la regina indiscussa e indiscutibile della città: la Torre Eiffel, che oggi ne è il simbolo, il mito di milioni di turisti che da ogni dove corrono ad ammirarla per salire tra le sue vetuste ferraglie, ma che, almeno all’inizio, se l’è vista brutta, oggetto di critiche (ben motivate) che ne esigevano l’abbattimento, essendo per altro stata costruita per “esistere” solo due anni. Ma oggi chi oserebbe riproporre una simile cosa? La torre è bella, bellissima, e ancor più la notte, quando, come una torcia inesausta, “risplende di luce propria” irradiando tutt’intorno un’aurea luminosa che dolcemente si posa e leggermente fluttua sulle goccioline di rugiada sospese nell’aria, in attesa di planare al sorgere dell’alba sui prati circostanti. O forse c’è qualcuno insensibile al fascino estremo di un giro notturno in bateau mouche sulla Senna, con i fari dei battelli che proiettano fasci di luce a giorno sulle sponde e sui palazzi che vi sorgono? E gli Champs Élysées? chi potrebbe rinunciare ad una promenade sui suoi amplissimi marciapiedi incuranti della scia luminosa del traffico che incessantemente vi scorre e interessati solo alle fulgenti vetrate di boutiques e ristoranti? Parigi è sempre Parigi, in ogni suo angolo, in ogni momento della notte e del giorno.
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