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Viterbo giura Il giuramento del 14° corso allievi SAS
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di Giuseppe Moscatelli |
Il giuramento di un reparto militare è un grande evento spettacolare di cospicuo impatto socio-economico per la città in cui si svolge. Intanto coinvolge sempre molte centinaia di persone tra allievi, superiori, autorità, ospiti, parenti, amici. Richiede settimane, se non mesi, di preparazione e fa girare una gran quantità di danaro per il fatto che tanta gente si mette in viaggio da ogni parte d’Italia per non mancare l’appuntamento con i propri pupilli in divisa. In città parenti e amici degli allievi riempiono gli alberghi e affollano i ristoranti, perché nessuno rinuncia a festeggiare in compagnia dopo l’evento. Fanno affari d’oro anche i fotografi che per molti giorni ricoprono le loro vetrine con le foto del giuramento visto da ogni angolazione per farci scappare un primo piano anche per chi sta nelle ultime file. Non fa eccezione Viterbo che di caserme ne ha diverse ed è quindi periodicamente sede di solenni giuramenti. L’ultimo per esempio, quello del 14° corso allievi SAS, non ha mancato le aspettative quanto a solennità e rigore formale. Svoltosi tutto sotto una pioggia battente che è cominciata a cadere quando la banda dell’esercito è entrata in campo e non ha smesso prima che l’ultimo allievo fosse uscito di scena, non per questo ha perso in marzialità e ha visto i reparti schierati affrontare le intemperie senza, per così dire, battere ciglio. Unico riparo il berretto d’ordinanza ed un impermeabile previdentemente indossato sopra la divisa. La cerimonia è appunto iniziata con il servizio musicale che ha sottolineato ogni momento della manifestazione. Sono quindi sfilati i rappresentanti delle associazioni militari in congedo e gli stendardi di Comune e Provincia di Viterbo. Hanno quindi fatto ingresso in campo (in senso letterale, la manifestazione si è tenuta in un campo sportivo) i reparti degli allievi che, tra gli applausi scroscianti (ancor più della pioggia!) degli ospiti in tribuna, si sono ineccepibilmente schierati. E’ stata poi la volta delle autorità ovvero il sottosegretario alla difesa e il capo di stato maggiore che hanno speditamente passato in rassegna le truppe. La voce dello speaker, da potenti altoparlanti, ha segnato ogni passaggio della cerimonia. E’ giunto quindi il momento più atteso, quello del giuramento. Dopo la lettura della formula di rito, alla domanda “lo giurate voi?” un’unica possente voce ha risposto “lo giuro!” e centinaia di mani guantate di bianco si sono di scatto sollevate, per un solo istante, per poi ricadere veloci su un fianco. Dopo i discorsi delle autorità militari e civili i reparti degli allievi hanno marciato verso l’uscita, marcando così la fine della manifestazione.
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