Rubrica di Ornitologia a cura di Giacomo Mazzuoli

Il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus)

Accoppiamento di Cavalieri d'Italia

Identificazione: Delizioso trampoliere di medie dimensioni dalla silhouette elegantissima, caratterizzata da una straordinaria lunghezza delle zampe (con tibie solo di poco più corte dei tarsi), vivacemente colorate e ampiamente sporgenti in volo al di là della coda, becco diritto e sottile, piumaggio bianco e nero.

I sessi sono differenziabili con certezza so­lo nell'abito nuziale, che comporta modificazioni limitate alla regione del capo.

Abito nuziale: comuni ad entrambi i sessi le colorazioni nero-lucide del mantello e delle ali (leggermente più brunastre, a paragone, nella femmina) e quelle bianche, in visibile contrasto, tanto a terra come in volo, delle parti inferiori e della coda. Nella femmina adulta sono candidi per intero anche la testa ed il collo, mentre nel maschio, la cervice, la nuca ed una stria più o meno estesa lungo il bordo posteriore del collo sono neri come il dorso.

Un sottile becco nero, più lungo del capo, e lunghissimi trampoli rasso-rosei (in volo superano la coda di circa 150 mm), completano la silhouette di questa specie. L'iride e rossa.

Abito invernale: sostanzialmente simile alla livrea della femmina in estate, cioè con assenza quasi totale in entrambi i sessi di zone nere sul capo (si nota semmai in trasparenza qualche penna più scura sulla nuca).

Giovane: piumaggio meno contrastato degli adulti, perchè la tinta nera e sostituita da quella brunastra e cenerognola, che s'estende anche alla testa (con esclusione della fronte) e sfuma i lati del collo e del petto; anche le timoniere, del primo anno, mostrano sui lati alcune macchiette più scure; frequenti margi­nature bianco-fulvicce occupano gran parte del piumaggio del mantello. Le zampe hanno colorazione meno vivace e più giallastra.

Ambiente e vita: frequenta rive di laghi e stagni con bassa e discontinua vegetazione acquatica emergente e fondali melmosi, guadabili con i lunghi trampoli, che vengono generalmente immersi fino all'altezza della tibia. Vive anche in prossimità di lagune ed estuari e nelle paludi costiere.

Ha abitudini gregarie e indole abbastanza socievole (se non viene molestato, mostra di non temere eccessivamente l'uomo). Sui ter­reno si muove con eleganza, cammina sui bordo degli specchi o si inoltra nell'acqua bassa sollevando molto i tarsi all'indietro per facilitare l' avanzamento (occasionalmente nuota per brevi tratti). In volo non soffre eccessivamente dell'ingombro delle lunghe zampe, che vengono tenute protese all'indietro e i battiti delle ali sano rapidi e piuttosto leggeri.

Prende il nutrimento in genere dalla super­ficie acquatica o infilando il becco fino a raggiungere il limo; il cibo è costituito in prevalenza da insetti acquatici, loro larve, molluschi, crostacei ed anche piccoli pesci, girini e qualche elemento vegetale. E’ specie abbastanza rumorosa, soprattutto sui luoghi di nidificazione (gli adulti si allarmano facilmente, emettendo verso gli intrusi insistenti grida, acute e penetranti).

I preliminari dell'accoppiamento Il riposo su una sola zampa Piccolo al nido Giochi nell'acqua

Riproduzione. Per riprodursi si insedia nelle lagune salmastre, nelle zone paludose ed acquitrinose, nelle risaie, nelle marcite e presso le rive di laghi e fiumi a corso lento. Forma colonie sparse di varia consistenza ed il nido è costruito sia in zone asciutte, tra la bassa vegetazione (in genere salicornia) che direttamente sull'acqua ed ancorato sul basso fondale. Dalla fine di aprile a maggio ed anche fino alla metà di giugno vengono deposte, in un nido solitamente voluminoso, in genere 4 uova (2-5) che misurano in media mm 44 x 31 e pesano circa 21 gr; il colore di fondo e bruno-rossastro o crema (con sfumature verdastre alla deposizione) con macchie e segni irregolari nerastri.

L'incubazione è compito d'entrambi i genitori e si protrae per 23-26 giorni; i piccoli non appena asciutti abbandonano il nido e divengono atti al vola dopo circa 1 mese. Una covata annua. In presenza di intrusi o predatori i genitori mettono in atto efficaci parate di distrazione, fingendosi feriti o compiendo insistenti ma poco temerarie picchiate, accompagnate da un monotono richiamo ripetuto fino all'esasperazione.

Distribuzione. La specie abita con varie sottospecie le zone adatte dell' Europa meridionale, dell' Asia centrale meridionale, dell' America, Africa, Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Indonesia. La distribuzione reale è comunque piuttosto frammentaria ed irregolare e limitata ai soli ambienti idonei, con livelli delle acque stabili durante il periodo della riproduzione. Le varie popolazioni sono sedentarie e migratrici e quelle settentrionali vanno a svernare in Africa ed Asia meridionale.

In ITALIA la sottospecie tipo compare regolarmente durante i passi da marzo e maggio (il più sensibile e consistente) e di settembre; non egualmente distribuita e più numerosa nelle zone umide del Veneto, dell' Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e delle Isole maggiori; rara ed irregolare in varie regioni interne. Localmente comune come estivo e nidificante (in colonie di varie decine di coppie) in alcune zone adatte della fascia costiera nord-orientale (Veneto, Emilia Romagna), tirrenica (Toscana, Lazio), del basso Adriatico (Molise, Puglia) e della Sardegna; più scarso come tale in Umbria, Sicilia e, da qualche anno, anche in Piemonte.

La consistenza numerica delle varie popolazioni italiane, in genere in espansione territoriale, può essere stimata in circa 1000 coppie e forse più; i nuclei principali si trovano in Emilia Romagna, Sardegna, Puglia e Toscana.

 
Foto di Giacomo Mazzuoli