Orione è una delle più
belle e famose costellazioni del cielo e domina le notti invernali. I miti
greci ci narrano che Orione era un grande ed abile cacciatore ed anche il
più bello tra i mortali, un giorno si vantò con Artemide, dea
della caccia e della Luna, di essere così abile da poter uccidere
qualsiasi belva . Per questo Gea (la Terra) si indignò e fece uscire
da una sua fessura uno scorpione che punse Orione e lo uccise. Un’altra
versione ci dice invece che Apollo, fratello gemello di Artemide, vedeva
malvolentieri l’amore della sorella per Orione che le faceva trascurare
persino il compito di illuminare il cielo notturno. Un giorno Apollo sfidò
l’abilità di Artemide chiedendole di colpire con la freccia quello che
sembrava un piccolo punto tra le onde. Artemide accettò la sfida e colpì
il bersaglio, ma solo più tardi scoprì che aveva ucciso il suo amato
Orione. Da allora pianse sconsolata e si dice che per questo la Luna
è triste e fredda. Allora Giove, impietosito, trasformò Orione in
costellazione e lo pose in cielo insieme ai suoi cani.
Le stelle principali della costellazione, molto
luminose e quindi facili da localizzare, sono Betelgeuse (a Orionis, distanza 600 anni luce, magnitudine
0,7), Rigel (b
Orionis, magnitudine 0,2, distanza 1000 anni luce), Bellatrix (g
Orionis, distanza 470 anni luce, magnitudine 1,6) e Saiph (k
Orionis, magnitudine 2,1, distanza 2100 anni luce.
Betelgeuse, che in arabo
significa l’ascella del gigante, è una stella gigante rossa,
variabile irregolare. Il suo enorme diametro varia da 750 a 1200 milioni
di chilometri e se fosse posta al centro del sistema solare pulserebbe
tra le orbite di Marte fino a quella di Giove. Rigel, in arabo la
gamba sinistra del gigante è invece una stella gigante di colore
bianco-azzurro che ha una debole compagna di magnitudine 6,9, separata
di 11 secondi d’arco.
Al centro del quadrilatero vi
sono tre stelle di luminosità molto simile, quasi perfettamente
allineate, che rappresentano la cintura di Orione e sono Mintaka (d
Orionis, magnitudine 2,2, distanza 1500 anni luce), Alnilam (e
Orionis, magnitudine 1,7, distanza 1600 anni luce) e Alnitak (z
Orionis, magnitudine 1,8, distanza 1600 anni luce).
Più a sud c’è la spada del
cacciatore, formata dalle stelle i Orionis (magnitudine 2,8, distanza
2000 anni luce), una tripla facilmente visibile con i piccoli telescopi)
e q Orionis,
che è addirittura una quadrupla le cui quattro componenti formano il
famoso “Trapezio” posto
all’interno dell’oggetto più spettacolare della costellazione e
forse anche del cielo, La Grande Nebulosa di Orione (M 42).

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La Costellazione
di Orione |
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Foto di Giacomo Mazzuoli |
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Rappresentazione
fantastica della costellazione di Orione |

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La
Grande Nebuolosa di Orione (M 42) |

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M 42
(particolare) |

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La Nebulosa NGC
1977 |

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La
nebulosa oscura "Testa di cavallo" |
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