Il cielo di gennaio

 

IL CIELO DI GENNAIO

di Angelo Cempanari Clicca per corrispondere con l'autore

Orione è una delle più belle e famose costellazioni del cielo e domina le notti invernali. I miti greci ci narrano che Orione era un grande ed abile cacciatore ed anche il più bello tra i mortali, un giorno si vantò con Artemide, dea della caccia e della Luna, di essere così abile da poter uccidere qualsiasi belva . Per questo Gea (la Terra) si indignò e fece uscire da una sua fessura uno scorpione che punse Orione e lo uccise. Un’altra versione ci dice invece che Apollo, fratello gemello di Artemide, vedeva malvolentieri l’amore della sorella per Orione che le faceva trascurare persino il compito di illuminare il cielo notturno. Un giorno Apollo sfidò l’abilità di Artemide chiedendole di colpire con la freccia quello che sembrava un piccolo punto tra le onde. Artemide accettò la sfida e colpì il bersaglio, ma solo più tardi scoprì che aveva ucciso il suo amato Orione. Da allora pianse sconsolata e si dice che per questo la Luna è triste e fredda. Allora Giove, impietosito, trasformò Orione in costellazione e lo pose in cielo insieme ai suoi cani.

Le stelle principali della costellazione, molto luminose e quindi facili da localizzare, sono Betelgeuse (a Orionis, distanza 600 anni luce, magnitudine 0,7), Rigel (b Orionis, magnitudine 0,2, distanza 1000 anni luce), Bellatrix (g Orionis, distanza 470 anni luce, magnitudine 1,6) e Saiph (k Orionis, magnitudine 2,1, distanza 2100 anni luce.

Betelgeuse, che in arabo significa l’ascella del gigante, è una stella gigante rossa, variabile irregolare. Il suo enorme diametro varia da 750 a 1200 milioni di chilometri e se fosse posta al centro del sistema solare pulserebbe tra le orbite di Marte fino a quella di Giove. Rigel, in arabo la gamba sinistra del gigante è invece una stella gigante di colore bianco-azzurro che ha una debole compagna di magnitudine 6,9, separata di 11 secondi d’arco.

Al centro del quadrilatero vi sono tre stelle di luminosità molto simile, quasi perfettamente allineate, che rappresentano la cintura di Orione e sono Mintaka (d Orionis, magnitudine 2,2, distanza 1500 anni luce), Alnilam (e Orionis, magnitudine 1,7, distanza 1600 anni luce) e Alnitak (z Orionis, magnitudine 1,8, distanza 1600 anni luce).

Più a sud c’è la spada del cacciatore, formata dalle stelle i Orionis (magnitudine 2,8, distanza 2000 anni luce), una tripla facilmente visibile con i piccoli telescopi) e q Orionis, che è addirittura una quadrupla le cui quattro componenti formano il famoso  “Trapezio” posto all’interno dell’oggetto più spettacolare della costellazione e forse anche del cielo, La Grande Nebulosa di Orione (M 42).


La Costellazione di Orione

 
Foto di Giacomo Mazzuoli

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Rappresentazione fantastica della costellazione di Orione

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La Grande Nebuolosa di Orione (M 42)

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M 42 (particolare)

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La Nebulosa NGC 1977

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La nebulosa oscura "Testa di cavallo"