E’
noto ormai a tanta parte di opinione pubblica che il
Gruppo archeologico caninese opera abbastanza
assiduamente nell'ambito dei progetto Castellardo e da
il proprio appoggio alle annuali campagne di ricerca
condotte da gruppi di volontari guidati dal dr. Gazzetti.
L'esposizione
di fotografIe e reperti completamente ristrutturati
rappresentano il miglior biglietto da visita dopo secoli
di oblio e completo abbandono.
Quest'anno,
con un tocco di fantasia e volontà, sistematica
ripulitura ed apertura di tracciati ex novo in gran
parte fuori lemura è stato possibile garantire una
maggiore sicurezza e libertà di movimento all'interno
del castello al fine di poter scoprire angoli dl
piacevole visione: butti, cisterne, case in grotta, un
romitorio con relativa attività di macinaggio,
testimonianze di una intensa operosità, di prosperità
e di relativo benessere prima che lo stesso castello
fosse demolito dai nostri antenati nel 1459.
Castellardo
è un vasto complesso che si estende su di uno sperone
tufaceo abbastanza solido e ben fortificato dal punto di
vista della strategia militare. Sulla parte sud del
castello appare una porta d’ingresso che, per motivi
non dei tutto appurati, è stata completamente murata.
Probabilmente troppo esposta a continui assalti di
eserciti nemici o a causa della sua instabilità o forse
perchè poco adatta alle esigenze commerciali e di
traffico. Sono ancora ben visibili torri,
ristrutturazione di mura. E' ancora da accertare se,
nella parte nord dei castello, per un certo periodo,
abbia funzionato un ponte levatoio. Senz'altro con
maggiori approfondimenti e rilievi ben coordinati tali
ipotesi potranno trovare una risposta.
Tale
sito per Canino può ancora rappresentare più di quanto
gli stessi cittadini riescano a immaginare sia per lo
sviluppo culturale e la formazione dei giovani, sia per
lo sviluppo turistico. Ostentare ancora apatia e diffusa
riluttanza verso i nostri beni culturali, certamente
procura ritardi in tutte le direzioni. L'ltalia da
sempre possiede un vasto e ricco patrimonio
storico-archeologico. Ogni anno milioni di stranieri,
entusiasti di tale ricchezza, percorrono per lungo e per
largo le nostre meravigliose contrade sparse su tutta la
Penjsola.
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