D'un tratto risonanti
acque qui odo; i passi
allora porto avanti:
infra dirupi e massi
un gorgoglio possente
ved' or continuamente.
Nella buia caverna
scendo: umida,erbosa.
Il calcare s'alterna
al muschio senza posa:
bisce con raganelle
saltellan tra mortelle.
Di neri corvi il
gracchiar
sovra i protesi rami;
di gufi il volteggiar
silente con gli immani
intrecciarsi di rovi
e di canneti nuovi
forman l'imago vera
della Maremma altera.
Sgorga da sempre il canto
per questo tuo incanto. |