Ancora un'ora. Sessanta brevissimi
minuti. Qualche migliaio di guizzanti
volatili secondi. E poi basta. Basta per
il mondo. Basta per me. Abbraccerò con
il mio corpo quella vecchia sedia invidiosa
della vita. Io e lei una cosa sola.
Avrà la mia vitalità, senza per questo
diventare viva. Mi renderà simile a lei,
materia inerte. Io e lei solo una cosa.
Poi di me resterà, per un pò, solo
il mio odore.
Meno di un'ora. Questi poveri, fatui
minuti voglio afferrarli, provare
a trattenerli, sono solo miei. Ho freddo
e sento già i passi. La porta si apre.
La guardia mi guarda, forse sorride.
Anch'io sorrido. |