Vapore

di Donatella Oggiano

"Credi sia presto. Settembre, certo, l'aria è cambiata, è diversa"

Salgo. Il rumore è assordante, cerco di parlare, è inutile, non ho capito.

"Le scarpe? Si, le ho usate tutta la stagione, comode, veramente un bell' acquisto."

Sguardo inespressivo, il mio naturalmente. Non ho dormito, mi guardo intorno, la campagna è splendida, umida, verde. Respiro, mi guardo le mani.

"I will always love you. ..I Cure? Certo, Gli anni '80"

Gli anni '80, mi ripeto. E penso a quei piccoli embrioni dark, gli amici del mare, quelli che ora lavorano in banca. Settembre. . "I will always love you.."

"Eh si, una bellissima giornata, mettiamoci li, certo, quasi in prima fila."Continuo il monologo di azioni: ancora le mani, i capelli. Guardo e respiro.

"Credo sia presto. Poca gente?! Certo, il posto è magnifico, già, e poi il bianco aiuta. Certo" E' una legge fisica: il vapore sale. E' una legge: il vapore confonde.

E' un attimo, mi scordo di te, mi assicuro di mantenere un minimo di presenza nello sguardo.

Penso. Penso che potevo non venire proprio qui. La fuga può essere a volte necessaria. Mi sento confusa e mi dico che ormai non posso tornare indietro. Così imparo, un'altra volta, a non prendere la mia macchina.

"Hai sete?Ma si, c'è più gente dell'anno scorso, che dici?! Certo."

Ma quale confusione. E' una semplice questione di strumenti. E' che ne conosco meno di frasi bell'e pronte per l'uso. Le riconosco, a volte, e va a finire che preferisco crederci, sempre. Ti cercavo, ti chiamo, ti penso, mi baci, ti bacio.

E' come parlare sott'acqua, il suono è meravigliosamente distorto,delicatamente ti abbraccia. Sono bolle, piccole piccole grandi, bolle. Il vapore è un' altra cosa.

"Certo, la pelle si rigenera, eh si, lo so, c' è troppa gente" Il vapore è un'altra cosa.

Apro gli occhi, li spalanco ma non ce n' è bisogno; non so se è il filo dell'acqua, non riesco a

mettere a fuoco, non ci sono contorni, non c'è niente di definito, nulla è fermo. Il vapore oscilla con tutte le immagini che porta,con tutti i pensieri in un unico colore.

E' una legge della fisica: un corpo a cui si imprime una forza mantiene un'energia che nel vuoto diviene moto perpetuo.

Ma è un modello matematico, nella realtà esistono gli attriti, le forze contrarie, la gravità. Ma chi li vede, ma chi li sente gli attriti.

Ti cercavo, ti chiamo, ti penso, mi baci, ti bacio.

"Che sete. Certo, mezza città è qui, d'altra parte è un posto unico, già al mondo." " Lasciati? Quelli. Sposati? Anche loro, felici. Vedo, vedo." L 'hai visto. L 'ho visto.

Accetto, a fasi alterne, di non riuscire a comprendere, o di non voler capire, quello che non voglio. E di vedere solo ciò che sembra. Mi perdo tra pensieri di pirandelliana memoria. " Anche te, qui? »

Ammutolita gli sorrido cerco due parole. Sto per aprire bocca, per dire?

Per dire che è una legge della fisica: La barriera al vapore è un ottimo isolante termico. Trattiene tutto: il caldo, il freddo, il tiepido.

Mi sorrido. Meno male che sono immersa nell'acqua fino agli occhi. Non sento e non posso parlare. Forse si è alzato un po' di vento, leggero, è l'aria del tramonto. Il vapore oscilla sempre più. Ti guardo. Aspetto mi passi la nausea.

"No, non ho fame. Chissà, non avrò digerito. Sfinita? Anche a me mancano le forze, certo, sarà la pressione"

" Acqua e zucchero?! Si dice, certo." "Già, le terme sono così"

Mi alzo piano, col dubbio che, forse, è semplicemente un problema di pressione. Inizio a camminare,lentamente, con un sorriso idiota, il mio. Ecco, lo vedo: una trentina di centimetri di vapore acqueo, prima all'altezza della vita, poi le gambe, fin giù, giù sulle caviglie, i piedi. Esco. "Già le terme"

Mi guardi e sorridi. Certo, è una legge fisica: Il 90% del nostro corpo è composto da acqua. Evaporo.

 

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