Ischia di Castro


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Stemma del Ducato di Castro, attualmente posizionato
sopra l'ingresso del Municipio di Ischia di Castro

Lo stemma, in travertino, secondo una autorevole fonte sarebbe un originale farnesiano: addirittura proveniente dalla distrutta città di Castro. Costituirebbe quindi uno dei pochissimi reperti superstiti della capitale del ducato istituito da Paolo III Farnese nel 1537 per il figlio Pier Luigi e annientato nel 1649 da papa Innocenzo X per inimicizia verso i Farnese. La sua attuale collocazione, sopra l'ingresso del municipio, testimonia e simboleggia la persistenza di un legame storico e culturale tra la comunità di Ischia di Castro ed un passato illustre e indimenticato. Legame per altro ricorrente in queste terre, visto che il giglio farnesiano è rimasto effigiato in molti stemmi comunali dei paesi dell'ex ducato. Lo stemma in questione, sovrastato da una semplice corona ducale distintamente scolpita a tutto tondo e fregiata nel contorno dai rilievi di piccoli gigli, rappresenta un supporto concavo con forma di scudo su cui poggia una sorta di pergamena con scolpiti in altorilievo sei ritagli arrotolati (due grandi in alto, quattro più piccoli posizionati ai lati e in basso). All'interno troviamo scolpiti in verticale i sei gigli Farnese, tre per lato, che incorniciano i simboli della dignità cardinalizia e pontificia: l'ombrello basilicale e le chiavi di San Pietro decussate. Si tratta evidentemente dello stemma del Ducato di Castro. Lo scudo, simile nel fregio centrale a quello di Cellere, appare però piuttosto rozzo e "barocco" nella composizione. La sua datazione dovrebbe risalire alla seconda metà del XVI sec.


   
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