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Mario Salini |
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Il 16 giugno 2011 alle ore 9.45, a
soli 55 anni, si è spento Mario Salini, nato a Piansano il
27/10/1955 da Laura Melaragni e Felice, fratello di Vera. Nato
con una cardiopatia congenita, all’epoca di difficile
interpretazione, Mario aveva trascorso gran parte della sua
infanzia e della sua giovinezza tra Piansano e Tuscania, dove
aveva frequentato le scuole e si erano sviluppati i suoi
interessi per la letteratura, la psicologia, la fotografia,
l’astronomia, la medicina, la fisica. Aveva frequentato
l’università La Sapienza di Roma, continuando a coltivare le sue
passioni, cui – crescendo- si erano aggiunti la gastronomia (era
un eccellente cuoco), l’enologia e la musica: amava in
particolare Mozart, di cui conosceva gran parte della produzione
e i numerosi interpreti.
Sposato nel 1986 con Grazia
Olimpieri, oggi dirigente scolastico a Montalto di Castro, si
era trasferito a Canino, ma aveva continuato a sentirsi
“piansanese” nell’animo e a frequentare regolarmente Piansano,
specie fino alla morte della madre Laura, avvenuta nel 2005. Il
suo lavoro di informatore scientifico del farmaco lo portava a
viaggiare per tutta la provincia e anche oltre, e dappertutto
aveva intessuto nuove amicizie, relazioni significative e
durature. Intelligente e curioso, acuto osservatore del
paesaggio (che amava immortalare con le sue foto) e dell’animo
umano (che amava tratteggiare in racconti inediti),
instancabile viaggiatore, aveva visitato gran parte dei Paesi
Europei, ma preferiva la Francia, che considerava la sua seconda
patria perché a Parigi aveva subito un intervento al cuore nel
1979 ad opera del celebre cardiochirurgo Charles Dubost.
Nel 2001 un’embolia cerebrale lo
aveva ridotto alla condizione di disabile, ma non si era mai
chiuso in se stesso, aveva continuato a coltivare le amicizie e
i suoi numerosi interessi, con l’ausilio del telefono e di
internet. Nel periodo dell’inattività forzata dal lavoro, si era
iscritto all’università della Tuscia frequentando le discipline
che più lo interessavano e sostenendo alcuni esami, sempre con
il massimo dei voti, aveva stretto rapporti con il mondo dei
giovani (aiutandoli nello studio) ed era stato collaboratore de
La Loggetta, per la quale scriveva recensioni cinematografiche,
del nostro sito web canino.info e di alcune case editrici
locali, in qualità di lettore e correttore di bozze. Nel
frattempo, continuava a fotografare e a scrivere racconti,
riflessioni, lettere di argomenti vari e disparati (rivolte a
giornali, riviste web, personaggi televisivi, privati, …), in
cui sempre si distingueva per l’arguzia e l’originalità del
punto di vista.
Nelle belle giornate era facile
incontrarlo a Canino con il suo scooterino elettrico, che gli
permetteva di girare a suo piacimento e incontrare le persone
del posto, con cui si intratteneva volentieri a parlare.
La morte lo ha trovato ancora
pieno di prospettive per il futuro: un imminente ricovero presso
l’ospedale di Torino, per essere inserito nella lista dei
trapianti cardiaci, e i “festeggiamenti” per le incipienti nozze
d’argento, che sarebbero state il 29 giugno.
Elenchiamo i link dei suoi
scritti pubblicati su canino.info:
Fausto
Incantesimo (una storia romantica)
Il miliardo dei nomi di Dio (Liberamente
tratto da un racconto di Arthur C. Clarke)
Il Montiano, breve storia di un grande vino della Tuscia
Un grande vino d'Europa: lo Chateau Demi Agnon
I miei incontri con Joseph Ratzinger
Movie,
Rubrica di cinema e arti visive
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