Curiosità? Indiscrezione? Seranza di conoscere personalmente un uomo straordinario? Più di tutto questo. E’ Lui che attira, con il suo amore infinito. E questo gruppetto di greci (pagani) si presentano con una richiesta da bambini: ”vogliamo vedere Gesù”. Non sarà una conversazione di convenienza, con domande biografiche da l’una e l’altra parte. Gesù si presenta così: ”se uno mi vuol seguire, mi segua…. se uno mi serve il padre lo onorerà…ora l’anima mia è turbata….” (Giov. 12, 26-27). E’ impossibile rimanere indifferenti di fronte a questo stato d’animo del Cristo, dove emergono tutti gli aspetti umani; paura, angoscia per un evento drammatico che si avvicina. Ma la sofferenza morale è quella che più lo attanaglia! Sa che la gente che Lui ha beneficato, venendo incontro ad ogni loro esigenza, incredibilmente dimenticherà tutto ed ora lo considerano addirittura insopportabile e fra giorni arriveranno a gridare. . ”non lo vogliamo più fra noi. . ”. E non potrà contare nemmeno sui suoi amici (gli apostoli) che verranno soffocati dal sentimento della viltà e, nel momento cruciale, scapperanno. E’ solo, Gesù e a tutto questo si aggiunge una pena grande per sua madre che è in ansia per questo figlio. Con i mezzi di comunicazione di quei tempi avere notizie fresche e sicure era quasi impossibile e nella mamma di Gesù, l’angoscia diventava incubo, perché avevano sempre risuonato nella sua mente le parole del vecchio Simeone. . ”un giorno questo tuo figlio le lo ammazzeranno”. Questa spina lancinante nel cuore, la Madonna l’ha portata per tutta la vita. Come fece per l’evento della sua maternità, così anche per questa pena che aveva nel cuore, non ha chiesto aiuto, consolazione, a nessuno. E’ rimasta sola nella sua casetta di Nazareth(di Giuseppe non si parla mai nel vangelo); avrà passato ore dietro quella finestrella a guardare laggiù lontano all’orizzonte, e mentre il silenzio diventava assordante, quante volte avrà detto “…figlio mio!…”. La storia umana sempre si ripete. Di fronte a questi eventi che la liturgia quaresimale preannuncia per farci partecipi, l’uomo moderno con la sua vita frenetica, sempre alla ricerca di benessere materiale, nella illusione di trovare godimenti e felicità, si dimentica di Dio e sprofonda sempre più nella insoddisfazione. Siamo ormai nell’imminenza di eventi cruciali per noi cristiani. Gran parte della quaresima è passata . Forse anche tu, come me, dovrai ammettere che abbiamo fatto poco o nulla per mettere un po’ di ordine dentro di noi; e i motivi sono sempre gli stessi: ”ho tanto da fare, non ho mai un minuto libero…” ed hai anche ragione!Come possiamo trovare un piccolissimo ritaglio per noi? Ti faccio una proposta, anche se ti sembra stravagante. Un detto antico dice: ”gli occhi sono lo specchio dell’anima!” Abbiamo, quasi ogni giorno, necessità di vedere la nostra faccia allo specchio (o per radersi la barba o per trattamenti vari al viso. . ) I tuoi occhi esprimono il tuo stato d’animo forse di insoddisfazione, rabbia, risentimento, senso di colpa… Se in quel guardarsi allo specchio facciamo un fugace esame di coscienza sentiremo la necessità di dire: ”Perdonaci Signore, per la tua misericordia. . ”(Salmo78) Provaci anche tu, saremo più sereni e già comincerà a germogliare, nella nostra anima la gioia pasquale |