La Quercia


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Stemma papale di Paolo III Farnese (Canino 1468 - Roma 1549) collocato sul soffitto della navata centrale del santuario de La Quercia.

Il culto della Madonna della Quercia fu ufficializzato con bolla papale nel 1467, ma già da mezzo secolo i viterbesi onoravano una madonnina dipinta su una tegola e posta su un albero (appunto una quercia) dove, si dice, la madonna era apparsa. Il maestoso santuario che oggi possiamo ammirare fu costruito subito dopo e i lavori si protrassero per oltre cinquant'anni. I Farnese nutrivano una devozione particolare per la Madonna della Quercia: Paolo III fece realizzare, su disegno di Antonio da Sangallo il giovane, il magnifico soffitto a lacunari della navata centrale e lo fece rivestire in oro zecchino con effetto ancor oggi mozzafiato. A tal fine il papa donò 60 (sessanta!) kg. d'oro che, si dice, provenivano dal primo carico d'oro portato da Cristoforo Colombo in Europa di ritorno dalle Americhe: niente male per un nepotista quale in effetti Paolo III era? Tutto intorno al soffitto corre una iscrizione dedicatoria. Paolo III fece anche realizzare, per facilitare il culto, il lungo rettifilo alberato che da Viterbo conduce a La Quercia. Suo nipote, il card. Alessandro Farnese jr., fece costruire a mezza strada la bella fontana, oggi purtroppo in stato pressoché di abbandono, che doveva servire da ristoro ai pellegrini. Lo stemma che pubblichiamo è posizionato nel soffitto della navata centrale del santuario ed è probabilmente il più bello che Paolo III abbia mai fatto realizzare. In uno sfolgorante contrasto di oro e di azzurro (i tipici colori farnesiani) rifulgono lo scudo con i sei gigli seminati e i simboli della dignità pontificia: le chiavi decussate e la tiara. Il bianco che in questi ultimi si alterna con l'oro accentua eleganza e solennità del simbolo.


   
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