Isola Bisentina


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Stemma farnesiano sul monumento funebre di Ranuccio il Vecchio
nella Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo sull'Isola Bisentina

Nonostante Ranuccio il Vecchio, altrimenti conosciuto come Ranuccio III, capostipite storico della dinastia, avrebbe voluto che l'Isola Bisentina diventasse il sacrario della sua progenie: nel 1449 vi fece così realizzare da Isaia da Pisa l'elegante monumento funebre in marmo, che tutt'ora possiamo ammirare, destinato ad accogliere le sue spoglie accanto a quelle dei suoi discendenti. Ranuccio vi fu sepolto l'anno successivo, essendo morto il 10 agosto 1450. Nell'estrema dimora lo raggiunsero solo Pier Luigi Farnese jr., figlio di Paolo III e primo Duca di Castro e di Parma e Piacenza, assassinato a Piacenza nel 1547, e sua moglie Gerolama Orsini. In seguito fu sepolto sull'isola anche uno dei loro figli, il cardinal Ranuccio, morto nel 1565. Giulia Farnese "La Bella", sorella di Paolo III, avrebbe desiderato esservi sepolta, e in tal senso dispose nel proprio testamento: ma il suo auspicio non fu esaudito. Analoga disposizione testamentaria aveva dettato Giovanni Capece Bozzuto, secondo marito di Giulia, a lei premorto: il suo desiderio tuttavia non fu soddisfatto. Delle suddette tombe oggi, non resta traccia, a parte, come di diceva, il monumento di Ranuccio III. Lo stemma che pubblichiamo è posto alla base del monumento, a fianco della scritta dedicatoria, in posizione speculare rispetto ad altro identico, ed è senz'altro uno dei più antichi della dinastia: vi troviamo effigiati il liocorno rampante, il cimiero e lo scudo con i gigli seminati. Questo stemma ha altresì costituito il modello per altri stemmi, pressoché identici, posti sulla torre dell'orologio di Ischia, di Capodimonte e di Marta e sul palazzo Farnese di Viterbo e di Farnese.


   
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