Parma


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Stemma con gigli farnesiani e croce di Parma in
un dipinto conservato presso la Galleria Nazionale.

"Parma abbraccia Alessandro Farnese": questo è il titolo del dipinto di Girolamo Mazzola (1501-1569) che nella parte bassa a destra riproduce lo stemma, che pubblichiamo, con le insegne dei Farnese e della città di Parma. Si tratta di un'opera apologetica, più che celebrativa: il giovane duca, che indossa una lucida e ricca armatura, vi è raffigurato seduto su un globo terrestre (una sorta di grosso mappamondo) mentre cinge con il braccio sinistro la città di Parma, sotto le forme di una donna anch'essa armata, che a sua volta lo abbraccia, in ginocchiata davanti a lui, e lo guarda estasiata. Lo stemma simboleggia l'unione inscindibile tra la città di Parma e il casato dei Farnese e, enfaticamente, il destino di gloria riservato ai suoi duchi. Lo scudo è stato scelto dalla Provincia di Parma come suo stemma, anche se le insegne sono state invertite (prima la croce poi i gigli). Opere di questo tipo denotano la distanza iconografica e, soprattutto, culturale tra i Farnese "padani" e quelli "romani": in effetti l'immagine di Paolo III, di suo figlio Pier Luigi, di suo nipote il card. Alessandro, ci è stata tramandata in opere di altissima caratura artistica, assolutamente sobrie ed essenziali nella composizione, ma caratterizzate da una profonda introspezione psicologica dei personaggi, tale da far emergere sulla tela i tratti peculiari del loro carattere. Il Ducato di Parma e Piacenza fu creato nel 1545 da Paolo III per il figlio Pier Luigi, già Duca di Castro, e vedrà il succedersi di otto duchi. Il primo fu Pier Luigi; il secondo, nel 1547, suo figlio Ottavio; il terzo fu Alessandro, figlio di Ottavio; fu poi la volta di Ranuccio I, figlio di Alessandro; seguì Odoardo, figlio di Ranuccio; poi ancora Ranuccio II, figlio di Odoardo; il settimo duca fu Francesco Maria, figlio di Ranuccio; seguì Antonio, fratello di Francesco Maria, l'ultimo dei Farnese: con lui infatti la stirpe si estinse, nel 1731. L'anno successivo il reale infante Don Carlo, figlio di Elisabetta Farnese, nipote di Antonio, e di Filippo V re di Spagna, prese possesso del ducato. Il Ducato di Parma e Piacenza durò quindi 185 anni, e prolungò di 83 anni la gloria dei Farnese dopo la distruzione del Ducato di Castro.


   
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