Scorpione

23 Ottobre - 22 Novembre

MITOLOGIA
 Segno d'acqua che sa di salsedine, simbolo di resistenza e di morte, rinasce sempre dalla macerazione e dalla putredine così come a Primavera ritorna sempre la vita. Novembre, mese dello Scorpione, è stato sempre considerato periodo funebre sin dall'antichità perchè dedicato alle celebrazioni religiose in ricordo di tutti i defunti. Gli egizi in questo tempo onoravano la dipartita di Osiride per mano del fratello Seth. Ora la terra nuda ed infreddolita, sferzata da gelidi venti, accoglie nel suo grembo gli ultimi raggi di un sole sbiadito e nel cielo calano all'orizzonte le costellazioni del Toro e di Orione, quando sopra la via Lattea appare luminosissimo e puntuale lo Scorpione, ornato di stelle saturnine. C'è un proverbio che dice "Quando fugge Orione arriva lo Scorpione"; il perchè di questa fuga è narrato in un'antica leggenda greca. Orione era un giovane gigantesco e bellissimo, talmente possente da riuscire a punzecchiare le stelle del cielo con la sua spada fiammeggiante mentre camminava tra le onde del mare. Era amato da Aurora dalle rosee gote, ma lui desiderava follemente possedere Artemide che un giorno tentò di violentare. La dèa per evitare lo stupro lo fece pungere al tallone da uno scorpione che, grazie alla sua preziosa e salvifica puntura fu immortalato nella costellazione omonima. Al gigantesco ragazzo fu tolta l'umanità ed insieme al suo fedele cane Sirio fu trasformato in un ammasso di stelle che porta il suo nome. Lo scorpione è stato rappresentato dal grande Raffaello in una situazione intrigante, posto sulla bellissima fronte di Elisabetta Gonzaga in un dipinto conservato agli Uffizi di Firenze.